La siccità dell’estate 2023
I danni palpabili della crisi climatica e del disastro ecologico
Vito Tricarico
Mi reco spesso nella mia campagna priva di impianto irriguo, per portare un contenitore di 300 lt di acqua, montato su un carrello appendice per irrigare in prevalenza delle giovani piante di ulivo e alcune piante da frutto. E’ una sofferenza guardare in particolar modo gli ulivi con i rami carichi di frutti ma con le drupe poco sviluppate e ricoperte da una polpa sottile, violacea e poco voluminosa. Le piante hanno lasciato cadere molte foglie e quelle presenti sui rami sono raggrinzite ed hanno assunto un colorito tendente al giallognolo e al marroncino, come le foglie delle piante di pere, albicocche, mandorli, prugne che, dove non sono state irrigate, hanno perduto quasi tutte le foglie.
La causa si chiama SICCITA’. L’ultima pioggia copiosa giunta in provincia di Bari si fa registrare all’inizio di giugno. A Palo del Colle la pioggia manca dal 6 giugno 2023. Una eventuale pioggia potrebbe ancora salvare parzialmente il raccolto di quest’anno e salvare le piante per il proseguimento del loro ciclo vegetativo.
La siccità, la siggt, in dialetto palese, dovuta principalmente alla carenza prolungata di acqua piovana, è un evento nefasto per l’agricoltura, per l’economia e per la vita in generale. Ultimamente, i periodi siccitosi stanno diventando particolarmente prolungati e frequenti, con conseguenze sulla vita del pianeta e dei popoli.
In Puglia, i costi per la manutenzione degli uliveti e della produzione agricola in generale, sono lievitati in modo sostanziale. Coldiretti Puglia stima un crollo della produzione pugliese (- 52% ) a causa della siccità.
In primavera si era preannunciata una produzione superiore alla media per le piogge primaverili che avevano consentito una buona allegagione con un notevole sviluppo delle drupe. Purtroppo il successivo caldo torrido di luglio e agosto, che si è prolungato anche nel mese di settembre ha portato a rivedere le previsioni. Tutto questo desta preoccupazione sia nei coltivatori che nei consumatori perché porterà ad un aumento dei prezzi dell’Olio Evo.
Oggi quello che il mondo agricolo implora è la pioggia per salvare la produzione. Un detto antico implorava “Signor fa chiov“, Signore Dio manda la pioggia. E per finire, un mio amico anziano agricoltore ha continuato “Dopo, ricordiamo di ringraziare il Signore per il miracolo della pioggia”.
Si spera soltanto che la pioggia prevista per queste ultime ore non sia dannosa e non arrivino allerta meteo con temporali, grandinate e ulteriori danni all’agricoltura.
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