Dai Social
In copertina l’immagine di Stefano Cucchi, Parla da se: definire sciacalli, gli stalker della sorella, è una grave offesa a quei poveri animali.
La redazione
La senatrice Ilaria Cucchi, qui la cybernauta Ilaria Cucchi @cucchi_Ilaria, in un post su X, in cui riprende da La Repubblica il titolo di una aggressione verbale, e speriamo rimanga solo tale, di cui è reiteratamente vittima, risponde agli anonimi aggressori: “… non ho intenzione di fare un passo indietro”. Ammiriamo il suo stoico coraggio e condanniamo, senza se e senza ma, determinate intemperanze di qualsivoglia provenienza o matrice.
Per quanto questa rubrica si sforzi di essere imparziale ed equidistante, non si può che stigmatizzare il “clima d’odio” a cui fa accenno la Cucchi, ma che vergognosamente è la materia prima che fornisce il concime di crescita o di modesta sopravvivenza a talune formazioni partitiche e para-politiche.
Basta con gli insulti, basta con le minacce e basta soprattutto di provare a scaricare le colpe di tutto quello che va male sugli immigrati. Non sono certo loro che. in meno di un anno. hanno aggiunto al debito pubblico ereditato una somma superiore al totale dei fondi del Pnrr assegnati dall’Europa al nostro disgraziatissimo Paese. Dovevano permettere in cinque anni la ripresa del Paese e la forte diminuzione del divario Nord-Sud. Se li sono abbondantemente mangiati in un anno. E quel debito pubblico, come anche il pregresso, lo pagheremo noi cittadini, mica le signore ed i signori che lo hanno fatto.
Per seguirci su Facebook mettete il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivetevi al gruppo lavocenews.it. Le email del quotidiano: direttore@lavocenews.it o info@lavocenews.it. Grazie.