Giuseppe Volpe lascia la Procura di Bari.
Il Procuratore capo Giuseppe Volpe lascia, per limiti di età, nel prossimo agosto, la Procura di Bari che reggeva da fine giugno 2014. Ugo Patroni Griffi, Presidente dell’Autorità portuale e Condirettore di questa testata ne delinea il profilo.
Ugo Patroni Griffi
Il procuratore Volpe lascia l’incarico per raggiunti limiti di età. Sento l’esigenza di ringraziarlo. Mi sono rapportato con la Procura di Bari per tre vicende nodali del Porto locale: la rimozione del relitto della Norman Atlantic, i controlli sulle merci, il contrasto alle interferenze della criminalità con l’operatività del Porto. In ognuna di queste circostanze ho trovato un magistrato equilibrato, molto attento alle esigenze dello sviluppo di una infrastruttura nodale come è un Porto. Non sempre è così.
Il procuratore Volpe incarna la figura ideale di magistrato, per preparazione, imparzialità, e garbo. Oggi che la fiducia dei cittadini nella giustizia è fortemente compromessa dagli innumerevoli scandali che occupano le cronache, posso testimoniare che la presenza di magistrati come Volpe (sono moltissimi e la speranza è che siano la maggioranza) costituisce il più potente tonico per confortare i cittadini sulla … presenza del mitico Giudice a Berlino! Frase che. come noto, indica l’esistenza di una giustizia imparziale. Per i lettori della Voce News che non ne conoscessero l’origine il mugnaio Arnold di Sans-Souci l’avrebbe pronunciata nella sua lotta per ottenere giustizia. Un giorno del 1770 il Barone Von Gersdorf volle costruirsi una peschiera e deviò gran parte dell’acqua che alimentava il mulino. A causa di questo, il mugnaio Arnold di Sans-Souci non riuscì più a macinare il grano e a pagare l’affitto per il mulino. Disperato si rivolse ai giudici; ma essi erano stati corrotti e diedero sempre ragione al barone. Arnold decise di rivolgersi al giudice supremo, il sovrano Federico il Grande, andando fino a Berlino. Esaminando il caso, Federico diede ragione al mugnaio e incarcerò i giudici corrotti.
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