Poste Italiane: passaporti e fisco nei piccoli comuni

Giuseppe Lasco, il condirettore generale di Poste Italiane, annuncia nuovi sviluppi nel Progetto Polis per i comuni con meno di 15.000 abitanti.

Rocco Michele Renna

Poste Italiane è pronta a compiere un passo significativo nell’ambito della sua missione di combattere la desertificazione dei piccoli centri italiani. Giuseppe Lasco, condirettore generale di Poste Italiane, ha rivelato in una recente intervista al TG Poste le prossime tappe del Progetto Polis, che porteranno passaporti e servizi delle Agenzie delle Entrate direttamente negli uffici postali dei comuni con meno di 15.000 abitanti.

Il Progetto Polis, lanciato a gennaio in presenza delle massime cariche dello Stato, procede a ritmi elevati e mira a costituire la più grande rete nazionale di aree di coworking (ndr. condivisione spazio lavorativo), mettendo a disposizione 250 siti in tutto il Paese. Lasco ha sottolineato l’importanza di offrire a persone, aziende e professionisti l’opportunità di utilizzare questi spazi, che saranno non solo nelle grandi città, ma soprattutto nelle realtà medio-piccole, contribuendo così allo sviluppo sociale ed economico dell’intero Paese.

Il Progetto Polis rappresenta un passo significativo nella lotta contro l’abbandono dei piccoli centri e sostiene la transizione digitale del Paese prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Questo ambizioso progetto si propone di rafforzare e connettere il territorio, soprattutto nelle zone più marginali, attraverso due linee di intervento.

La prima prevede la creazione di “Sportelli Unici” di prossimità all’interno degli Uffici Postali nei 6.933 comuni con meno di 15.000 abitanti. Attualmente, Poste Italiane sta già erogando servizi dell’INPS, certificati anagrafici e giudiziari in questi comuni. A partire da dicembre, gli uffici postali saranno in grado di erogare anche il passaporto. A partire da febbraio, rilasceranno le carte di identità elettroniche e i servizi dell’Agenzia delle Entrate.

La seconda linea di intervento, denominata “Spazi per l’Italia,” prevede la messa a disposizione di 250 spazi su tutto il territorio nazionale. Di questi, 80 saranno attivati nei comuni con meno di 15.000 abitanti e saranno trasformati in spazi di coworking tutti interconnessi tra di loro, costituendo così una rete digitalizzata e smart.

Il progetto Polis coinvolge quasi 7.000 Uffici Postali nei comuni con meno di 15.000 abitanti, dove verranno realizzati gli “Uffici Polis,” sportelli unici per i servizi della Pubblica Amministrazione. Per finanziare questa iniziativa ambiziosa, Poste Italiane ha ottenuto 800 milioni di euro dal piano complementare al PNRR (Decreto Legge n. 59/2021) e contribuirà con circa 400 milioni di euro dei propri fondi. L’azienda sta investendo 1 euro ogni 2 euro finanziati, con un periodo di investimento previsto dal 2022 al 2026.

Il Progetto Polis rappresenta un importante passo avanti nella creazione di una rete di servizi di cittadinanza digitale, promuovendo lo sviluppo economico e sociale in tutto il Paese, mentre lotta contro la desertificazione dei piccoli centri italiani. Con l’arrivo dei passaporti e dei servizi delle Agenzie delle Entrate nei comuni più piccoli, Poste Italiane dimostra il suo impegno a essere al servizio del Sistema Paese e a supportare la transizione digitale in corso.

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