L’Ulivo Sacro Graal della vita
Serata da Oscar, dall’organizzazione ai contenuti di rara originalità.
Gianvito Pugliese
Commentando ieri lo spettacolo di beneficienza organizzato al Piccolo Teatro dall’infaticabile ed inarrestabile Mariella Ragnini de Sirianna, presidente della Stargate, che ha visto due tra i grandi protagonisti dello spettacolo barese e non solo, Tina Tempesta e Nicola Pignataro, offrirci pagine assolutamente a me ignote della loro vita, avevo evidenziato un elemento comune con “L’Ulivo caro Graal della vita”, che mi accingo a recensire: la presenta e le letture di Biagio Loconte. Chiedo scusa dell’omissione, a priori non lo sapevo c’era un secondo elemento in comune, Maria De Pasquale e la sua chitarra che ha accompagnato musicalmente, ed aggiungo con due ottime prestazioni artistiche, sia “Il vento in faccia” che “L’Ulivo sacro Graal della vita”.
Già lo spettacolo al Piccolo mi aveva convinto a recensire autonomamente la serata, poi assistere a “L’Ulivo …..” mi ha rafforzato nel convincimento che quella era la giusta soluzione. Devo dirlo non mi aspettavo assolutamente tanto anche se so per antica consuetudine che dove partecipa Biagio Loconte c’è sempre qualità, permettetemi il gioco di parole, in quantità.
Così, puntualissimi questa volta, la padrona di casa, Silvana Cavallo, presidente ad al contempo anima dell’Associazione Viviamo, ha dato inizio, nella bella sede di via Ottavio Serena alla serata davvero accorsata. La sala, non enorme, ma capiente era gremita di pubblico attento e partecipe, con la sola eccezioni di due ospiti che hanno vissuto serata a parte. Hanno chiacchierato fra loro ad alta voce per quasi tutta la serata arrivando in più di un momento a voltar le spalle a relatrici e non solo. Perché non si siano trattenute sul marciapiede è e resterà per me un mistero.
Unico neo di una serata interessantissima, organizzata con professionalità esemplare. Intermezzate dalle letture di Biagio Loconte, sempre inappuntabile, ma non era certo una scoperta, e dalle canzoni cantate con voce suadente e dalla forte carica interpretativa, da Maria De Pasquale, accompagnandosi con la chitarra, la relazioni delle sorelle Dina e Savina Ferorelli, autrici del libro protagonista assoluto della serata “L’Ulivo sacro Graal della vita”.
Le due sorelle, lasciatemi passare il gergo da scommettitore da ippodromo, sono un’autentica accoppiata vincente. Verrebbe da scrivere stra-vincente.
Cosi l’ascoltatore scopre che quel libro è veramente l’Ulivo, simbolo della Puglia e dei pugliesi, dalla a alla z, La prima parte è dedicata a poesie, racconti e preziose immagini del maestoso albero che più viene percosso dai venti del sud, violenti come la natura della sua terra, più s’imbellisce nel tronco e da vero artista scafato, disegna figure indescrivibili, da pelle d’oca.
Ma la vera sorpresa la riserva la seconda sorella relatrice, docente di chimica, che dell’ulivo e del suo prodotto principale l’olio (extra vergine di oliva) ha illustrato ogni dettaglio scientifico con la semplicità di chi sa e vuol trasmettere ai presenti quanto più può del suo sapere, lasciatemelo dire, da scienziata, non da comune docente.
Meritatissimi gli applausi, soprattutto quelli finali che hanno decretato il successo di una serata di raro interesse e di davvero alta qualità.
Vi ripeto la struttura di quel libro mi ha positivamente sorpreso e meravigliato. Se ci saranno altre presentazioni, ascoltate un consiglio: non perdetevele, Commettereste un delitto imperdonabile.
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