Alba de Cespedes

Un altro personaggio femminile, notevole, emerge tra fogli e appunti di una Bari tra il 1930 e 50: Alba de Cespedes, non pugliese, ma attiva in modo unico tra Radio Bari, il salvataggio di intellettuali, artisti ed attori di origine ebraica e la sua rivista. Vediamo chi era.

Maria Catalano Fiore

Alba Carla de Cespedes y Bertini, Roma 1911, Parigi 1977, scrittrice, poetessa, partigiana italiana, autrice anche di testi per il Cinema ed il Teatro.

Di madre romana, mentre suo padre era Carlos Manuel de Cespedes y Quesada (nel 1911, Ambasciatore di Cuba in Italia, e nel 1933, Presidente cubano per alcuni mesi), il nonno paterno era stato il primo presidente della neonata Repubblica Cubana, ucciso dai rivoltosi nel 1874. Alba crebbe in una famiglia benestante e politicamente impegnata in senso progressista ed antifascista.

Alba de Cespedes, già bilingue, ne parlava speditamente altre 7 europee ed altre del bacino del Mediterraneo. Scrisse, comunque, i suoi lavori in italiano, tranne un paio di libri di poesie in francese. Viaggiava molto, aveva varie abitazioni in affitto in diverse capitali e un’enorme biblioteca personale itinerante.

Per problemi di anagrafe, risultava di nazionalità cubana, nel 1926, a soli 15 anni sposò il nobile romano Giuseppe Antamoro, dal quale ha avuto un figlio nel 1928. Si è poi risposata prima con un compagno negli anni della Guerra, trascorsi a Bari, e 20 anni dopo con un diplomatico italiano, che ha sempre seguito nelle varie sedi di lavoro tra cui Washinton e Mosca.

Nel 1938 pubblica il suo primo libro “Nessuno torna indietro” (stupendo), per la Mondadori, da cui il regista Alessandro Blasetti trarrà spunto per un film. Ad Arnoldo Mondadori la legava una solida amicizia. Infatti, pubblicherà solo con la sua casa editrice. Nel 1940 il suo secondo libro “Fuga”.

Sono gli anni in cui Alba De Cespedes è presente a Bari, collabora attivamente con Radio Bari con lo pseudonimo di Clorinda. Fondamentale per lei questo soggiorno a Bari, sia a livello personale che lavorativo. Si separa dal marito-appoggio, ha un nuovo compagno per un po’ e poi conoscerà il suo secondo marito, un diplomatico. Sarà attiva in Radio e politicamente, già prima dell’armistizio, con la rubrica Italia combatte dove suggerirà molte cose utili alle donne.

Radio Bari, un grande punto di riferimento per tutta l’Europa, dopo il settembre 1943. Radio Bari è già operativa da tempo, è nata dal bisogno di allargare i punti ricettivi dell’EIAR in Italia Meridionale, in un programma studiato da Costanzo Ciano, consuocero del Duce. La sua nascita è sancita da una Convenzione dell’ EIAR ( Ente Nazionale Audizioni Rai) e il Regno d’Italia il 15 aprile del 1927. Questo statuto prevede l’entrata in onda per l’aprile 1932. In effetti le prime trasmissioni sono dell’agosto e la sua inaugurazione Ufficiale è alle ore 10.00 del 6 settembre, giorno di apertura della III Fiera del Levante, alla presenza del Duca Amedeo di Savoia Aosta. Radio Bari trasmette, in diretta la lettura del discorso da parte del Ministro dei Lavori pubblici Arnaldo di Crollalanza e un messaggio del Duce.

Per questa Radio occorreva gente preparata, per questo arrivano a Bari l’annunciatrice ed attrice, già collaudata, presso la sede centrale, Rosa di Napoli e suo marito Armando Scaturchio, appartenente alla nota famiglia di pasticceri napoletani. Rosa prende le redini della Radio, Armando avvia una pasticceria in Via Putignani, “Il Sottano”, destinata in pochi anni a diventare un centro d’arte ed intellettuale all’avanguardia. La sede EIAR, era poco più avanti, sulla stessa strada, per essere meglio collegati.

Rosa di Napoli ed Armando Scaturchio, presso la sede di Radio Bari

Anche la Radio diventa un cenacolo artistico e politico, Tommaso Fiore, Giovanni Gentile, Arnoldo Foà, guidati da Benedetto Croce e Giovanni Laterza. I Concerti trasmessi erano quasi sempre dal vivo.

A questo circolo radiofonico si aggiunge ben presto la voce di Clorinda, pseudonimo di Alba de Cespedes, che diventa prima la voce delle donne, Corsi di dizione tenuti da donna Rosa, poi viene supportata da Arnoldo Foà, ebreo in fuga, ospitato dagli Scaturchio, e non solo lui. Poi Clorinda diventerà, da antifascista convinta quale era, partigiana, trasmettendo messaggi in codice per i combattenti in un servizio che si chiamava “Ascolta Radio”. Sarà Foà a trasmettere,da Radio Bari, il famoso messaggio del Generale Badoglio dell’ 8 settembre 1943. Tutto questo porterà a Bari, nel gennaio 1944 l’apertura del “Congresso dei Comitati di liberazione Nazionale” organizzato e puntualmente registrato e trasmesso da Radio Bari. Comunque, non fu solo politica, molta arte e molti intellettuali. Proprio Clorinda/Alba de Cespedes fondò, sempre da Bari, la rivista letteraria “Mercurio”che si avvalse delle firme di Alberto Moravia, Ernest Hemingway, Massimo Bontempelli, Sibilla Aleramo. A corredare gli articoli, disegni di Mino Maccari, Toti Scialoja e Renzo Vespignani.

Il soggiorno barese di Alba de Cespedes fu, quindi, piuttosto intenso, partecipando anche alla vita del Sottano e soprattutto al ricovero e messa in salvo di molti intellettuali ebrei, non solo di Arnoldo Foà suo amico e collaboratore in Radio Bari. Qui conobbe anche Italo Calvino, cubano come lei.

Alba in una foto anni 5o

Tanti i personaggi di vero spessore che si sono incrociati a Bari in quegli anni.

Vi parlerò di loro tra un po’.

Alla chiusura della rivista Mercurio, nel 1948, Alba de Caspedes comincia la collaborazione con il settimanale Epoca, diretto allora da Enzo Biagi. Ha una sua rubrica “Dalla parte di lei”, scrive anche per La Stampa di Torino.

Ma gli anni a Bari sono terminati. Ormai tra il 1946 ed il 1948 la situazione politica si era stabilizzata. Alba si risposa con un diplomatico che seguirà in giro per il mondo continuando a scrivere libri, sceneggiature per film, tra gli altri , “Le amiche”, nel 1955, diretto da Michelangelo Antonioni, poesie ed altro. Ha scritto tanto e su argomenti ancora attuali.

Alda de Cespedes muore a Parigi nel 1997 all’età di 86 anni. La Mondadori le ha dedicato e ristampato collane dei suoi scritti nel 2001 ed ancora nel 2011 nel centenario della sua nascita.

Amica personale di Fidel Castro, Cuba la omaggia, ogni anno, con un premio letterario e varie iniziative culturali.

La sua biblioteca e le sue carte, per sua espressa volontà, sono state depositate presso gli Archivi Riuniti delle donne, Corso di Porta Nuova a Milano. Tra queste carte la de Cespedes ha conservato anche le veline di Radio Bari e non solo.

Si ringraziano, per le precisazioni Lucia De Crescenzo La necessità della scrittura: Alba de Cespedes Stilo , Bari 2015, e gli appunti di Anna De Nicola.

Ma non finisce qui….tutti questi personaggi…. a Bari !

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