Ferito da arma da fuoco al cenone di Capodanno. Ha sparato la pistola di Pozzolo
Pozzolo, parlamentare di Fratelli d’Italia, era al cenone col sottosegretario Delmastro. Troppe armi in circolazione, inesistenti i controlli.
Michele De Marzo
Il parlamentare Emanuele Pozzolo (in copertina con Delmastro) porta una pistola alla festa di fine anno a Rosazza e qualcuno con quella pistola esplode un colpo che ferisce una persona.
Le domande che si pongono sono molteplici ma una su tutte: perché, se nega di aver sparato, invoca l’immunità parlamentare per non consegnare i vestiti per effettuare lo Stub?
Questa notizia non può che riportare ai recentissimi fatti di sangue avvenuti a Bari che tutto d’un tratto ci hanno riportato alla Bari violenta degli anni 80/90.
Innanzi tutto, l’omicidio del fisioterapista Mauro Di Giacomo, ucciso sotto casa mentre rientrava in circostanze che appaiono inusuali o quanto meno che non rispecchiano i canoni dell’omicidio di malavita.
Dopo qualche giorno, in via Canonico Bux angolo via De Bernardis, in pieno centro e alle 9,30, muore colpito da 4 colpi di pistola Nicola Ladisa detto Napoleone il quale muore impugnando una pistola con la quale, forse, ha risposto al fuoco prima di morire.
Dopo poco si apprenderà che ad ucciderlo è stato il cognato Domenico Musciacchio per questioni ereditarie che legavano la vittima e sua sorella, moglie dell’omicida. Entrambi pregiudicati, entrambi giravano per la città armati e pronti a regolare conti eventualmente sparando tra la gente.
Tre fatti gravi uniti da un unico elemento, molta gente in giro con la pistola o comunque con un arma e questa rappresenta un’emergenza che il Governo sottovaluta; poi c’è chi ne risponde o ne risponderà alla giustizia e chi invoca l’immunità parlamentare.
E’ appena il caso di sottolineare che sia che Pozzallo abbia sparato, sia che abbia permesso ad altri di adoperare la sua pistola, il reato c’è e l’immunità parlamentare la si può invocare solo per presunti reati commessi nell’esercizio della propria attività politica di parlamentare. Ora sparare ad un veglione c’entra con l’attività politica come il cavolo a merenda.
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