Botta e risposta tra il 20enne ferito da uno squalo e Selvaggia Lucarelli
Duello, con successiva risposta differita, tra la giovane vittima di un morso di squalo e Selvaggia Lucarelli.
Rocco Michele Renna
In un confronto acceso e pubblico, Matteo Mariotti, un giovane parmense ventenne, ha preso la parola contro la giornalista Selvaggia Lucarelli, dopo essere stato attaccato da uno squalo nelle acque dell’Australia nord-occidentale, perdendo una gamba nell’aggressione. La polemica è esplosa quando Lucarelli ha sollevato dubbi sulla raccolta fondi organizzata per sostenere il recupero e il reinserimento del giovane nella vita quotidiana.
Nel rispondere alle critiche della giornalista, Mariotti ha dichiarato di sentirsi profondamente ferito dalle parole di Lucarelli, affermando: “Selvaggia, hai fatto un grande errore con me perché il male che mi hai fatto non te lo puoi neanche immaginare. Paragonata a uno squalo sei veramente molto più forte e molto più pericolosa. Mi hai scaraventato addosso in tutti i modi possibili tante persone.”
La reazione di Lucarelli non si è fatta attendere e è avvenuta attraverso i social media. Su Instagram, ha pubblicato un articolo online che riportava le parole del giovane e ha commentato la situazione. Lucarelli ha sottolineato la sua pratica giornalistica, dichiarando: “Io chiamo, faccio domande, chiedo a cosa servano i soldi etc… Dall’altra parte gente che balbetta. I colleghi non fanno nulla e si limitano a farmi passare nei titoli per la polemica e la cattiva. Intanto, non approfondiscono nulla, perché di raccolte fondi non si sono mai occupati e non sanno niente.”
La giornalista ha concluso il suo intervento con una prospettiva sul futuro: “Il tempo decide chi aveva ragione – conclude – un format “
La controversia tra il giovane ferito e la giornalista evidenzia il delicato equilibrio tra la necessità di informare il pubblico e il rispetto per le persone coinvolte in situazioni traumatiche. La discussione online apre uno spazio di riflessione sulla responsabilità dei media nell’affrontare storie personali e sensibili, suggerendo la necessità di un approccio etico nell’affrontare tali vicende.
Ciò non toglie che la Collega evidenzia situazioni e comportamenti non chiari nei soggetti deputati alla raccolta che le hanno creato quei dubbi che il Mariotti non ha dissipato, magari solo perché a differenza della prima dinanzi alle telecamere ha perso lucidità. Staremo a vedere se Selvaggia l’ha azzeccata o ha preso un gran cantonata.
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