Un affettuoso viaggio nei 70 anni di TV italiana: la luce nella masseria

Il nonno ed il giovane nipote, in copertina, si ritrovavano accanto a vedere la tv

Rocco Michele Renna

Ieri sera su RAI 1, il film “La luce nella masseria” ha celebrato i 70 anni della televisione italiana, intrecciando magistralmente la storia di una famiglia con l’evoluzione rivoluzionaria del piccolo schermo. Ambientato nella suggestiva Matera e nella masseria “Masseria Pantano” di Gravina in Puglia, il Sud Italia diventa il palcoscenico di una narrazione in cui la televisione è più che un mezzo di intrattenimento: è il filo conduttore che accompagna la trama e ne svela la presenza gradatamente, culminando in un finale sorprendente e riconciliante.

Masseria Pantano (Pellicciari)

Il film ci trasporta in un’epoca in cui la televisione giungeva più tardi nel Sud, come un’onda che aveva già lambito altrove, ma i cui effetti erano ben noti. Tuttavia, la TV non monopolizza la storia; piuttosto, l’avvento del televisore è un accompagnatore sottolineato, portando alla riappacificazione della famiglia grazie a una serata davanti al piccolo schermo.

Guardando il film, una cascata di ricordi d’infanzia emerge, un tuffo nella nostalgia del canale unico che iniziava a una certa ora e terminava dopo il carosello, per noi bambini. Il televisore, quella scatoletta magica, univa le famiglie e il vicinato, creando ricordi indelebili. La passione di mio padre per il telegiornale, un rituale che taceva tutti intorno, ha forse instillato in me l’amore per il giornalismo.

Inoltre, la scatoletta magica ha svolto un ruolo nella diffusione della lingua italiana, affiancando il dialetto locale quando la scolarizzazione era limitata. Documentari, film e storie dai libri prendevano vita nel salotto di casa, trasformando la televisione in una finestra colorata sul mondo. Ma forse questo cambiamento non è stato privo di conseguenze, contribuendo all’abbandono dei libri per la TV e alla diminuzione delle visite al cinema.

La trama del film, seppur familiare, si guadagna un posto speciale nell’ambito delle celebrazioni dei 70 anni della Rai, offrendo un racconto replicabile che va oltre l’evento stesso. “La luce nella masseria” diventa così non solo un omaggio alla storia televisiva, ma anche un’aggiunta preziosa al catalogo di fiction Rai, capace di parlare di sé e di affascinare in ogni occasione. Con una trama semplice ma universale, il film si adatta a molteplici contesti, trasformandosi in un’opera senza tempo.

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