Dai social
Di solito cerchiamo di mantenere una qualche distanza dalla notizia. Ma quanto accaduto ieri è di una gravità che troppo pochi ancora colgono. E sempre veri Giornalisti siamo.
La redazione
La nostra carissima amica cybernauta Elena @Elena81353537, sempre sulla notizia, “una giornalista nata” afferma il nostro direttore, commenta con la necessaria durezza i fatti di ieri di Acca Laurentia, trasformata da commemorazione di ragazzi morti, che neri o rossi, sempre vite spezzate sono ed è atroce, in manifestazione di apologia nazi-fascista. Il presente, il saluto romano, le croce celtiche non sono scherzi, ma reati previsti dalla Costituzione.
Elena, alla quale vanno anzitutto i nostri auguri di pronta guarigione, parla di “governo di Fascisti”. E a noi fanno paura anzitutto due cose ed invitiamo ad essere vigili: rappresentanti delle istituzioni (governatore del Lazio Rocca, in primis, che ha celebrato la commemorazione) che nega i “presente e saluti romani”, come le croci celtiche, nonostante foto e filmati lo incastrano e qualificano come bugiardo. Impossibile non aver visto.
Ci quereli, pure, un po’ di soldi di risarcimento non ci dispiacerebbero.
Ma la seconda è peggiore: un reato non comune, ma di rango costituzionale, sfugge ormai sistematicamente all’attenzione delle Forse dell’ordine -peraltro presenti- e, siccome due più due fa sempre quattro, che il Ministro degli interni sia un certo Piantedosi, non ci sembra sia estraneo. Ciò non ostante, è vergognoso per questori e prefetti, ma anche per i commissari di servizio. E’ vero, “tutti abbiamo famiglia”, ma Voi siete al servizio del Paese, non di chi lo governa. Non dimenticatelo, o il sacrificio e l’abnegazione quotidiani dei vostri uomini, viene da voi vanificato.
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