Dai social
Saluto romano ad Acca Laurentia. Non è la prima volta che accade, solo che ora la difesa dei fascisti dalla maggioranza supera la decenza.
La redazione
Il cybernauta Eugenio Cardi @ EugenioCardi posta una dichiarazione del Presidente del Senato sui fatti gravi di Acca Laurentia, per negare ogni partecipazione di FdI. Solo che, caro La Russa, presiedeva Acca Laurentia 2024 Francesco Rocca, governatore del Lazio, che come il Presidente del Senato sa benissimo, negli anni dell’università, lo ritroviamo iscritto al al Fronte della Gioventù, l’organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano. Molto vicino a Francesco Storace è dallo stesso nominato direttore generale e poi commissario dell’Ospedale Sant’Andrea da cui parte la scalata alla Croce Rossa Italiana. E da lì è Fratelli d’Italia che lo impone candidato Presidente della Regione Lazio alla coalizione. E FdI non c’entra?
Mi meraviglia che La Russa sia avvocato, se afferma che il saluto fascista potrebbe non essere reato, peraltro previsto finanche dalla Costituzione alla XII disposizione transitoria e finale : “È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. In deroga all’articolo 48, sono stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dalla entrata in vigore della Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilità per i capi responsabili del regime fascista“. Applicata con la legge Scelba numero 645/1952 prevede come reato l’Apologia del fascismo.
Che il Presidente del Senato, seconda carica dello Stato, che dovrebbe essere super partes, sia talmente partigiano dal negare l’evidenza, è davvero troppo. Massimo Cacciari, ospite di Marco Damilano su Rai Tre può dire, in piena crisi sgarbista e sbagliando, che pericolo e deriva fascista in Italia non esistono, ma se la seconda carica dello Stato difende il saluto fascista e lo considera un gesto normale e non un reato, e le Forze dell’ordine fingono di non vederlo, il pericolo c’è ed è pure parecchio alto. E in questo caso condividiamo in pieno l’idea di Eugenio Cardi.
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