Putin e la minaccia ai paesi baltici
Escalation russa per indebolire la NATO
Rocco Michele Renna
Vi abbiamo già parlato delle presunte mire di Putin in questo articolo “Germania sotto shock: Putin prepara guerra alla Nato“, e adesso, dopo l’Ucraina, i paesi baltici sono nel mirino. Il presidente russo Vladimir Putin sta posando le basi per una potenziale destabilizzazione di Lituania, Estonia e Lettonia, con l’obiettivo esplicito di indebolire l’Alleanza Atlantica. L’Institute for the Study of War (Isw) ha delineato i rischi connessi all’escalation, già ipotizzando una nuova offensiva russa in Ucraina nelle prossime settimane.
I paesi baltici, tra i principali sostenitori dell’Ucraina, hanno recentemente consolidato il loro impegno nei confronti di Kiev. Il presidente Volodymyr Zelensky ha visitato Vilnius, Riga e Tallinn, ricevendo ulteriori aiuti e sostegno militare. La Lituania ha stanziato 220 milioni di dollari per i prossimi tre anni, mentre l’Estonia si è impegnata a contribuire con 1,2 miliardi di euro fino al 2027.
L’Isw avverte che l’escalation contro i paesi baltici è parte di una strategia più ampia di Putin, volta a indebolire l’Alleanza Atlantica. La Russia, secondo l’analisi, dimostra di non essere interessata a negoziare in buona fede per l’Ucraina, ma piuttosto a consolidare la propria posizione nella regione.
Secondo l’Isw, la Russia si sta preparando per una nuova offensiva nelle prossime settimane, approfittando del congelamento del terreno nell’Ucraina meridionale e orientale. Si parla di unità d’assalto aviotrasportate pronte per uno sbarco nelle retrovie ucraine.
Il presidente Putin ha sottolineato che l’espulsione dei russi dai paesi baltici mina la sicurezza della Russia. Le autorità lettoni hanno annunciato l’espulsione di 985 russi che non avevano ottenuto il permesso di soggiorno nel paese, generando tensioni crescenti.
Il segretario di Stato degli Stati Uniti, Antony Blinken, ha criticato duramente l’approccio di Putin, definendo la guerra in Ucraina un “fallimento strategico“. Blinken ha sottolineato la mancanza di disponibilità russa a negoziare in buona fede e ha invitato la Russia a considerare i principi di integrità territoriale, sovranità e indipendenza.
Nonostante la durezza della situazione, Blinken ha evidenziato che la guerra ha indebolito Putin e la Russia su vari fronti, sottolineando la forza crescente dell’Ucraina, la dipendenza energetica ridotta dell’Europa dalla Russia e il rafforzamento della NATO.
In conclusione, la minaccia russa ai paesi baltici rappresenta una seria preoccupazione per la stabilità della regione e per l’integrità dell’Alleanza Atlantica. La comunità internazionale rimane in allerta mentre la Russia, sotto la guida di Putin, sembra determinata a perseguire una strategia che potrebbe avere conseguenze durature sulla geopolitica europea.
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