Trentino: l’orso M90 prelevato e abbattuto in Val di Sole
L’utilizzo del radio collare e delle marche auricolari hanno permesso di intercettare più facilmente l’animale
Giovanni Recchia
Molto spesso esulando da considerazioni strettamente personali si discute su quanto la pericolosità nei confronti dell’uomo, legata ad una determinata specie animale, possa limitare la sua circolazione all’interno di un ambiente circoscritto conseguentemente snaturando il suo naturale senso di libertà primordiale.
Nella giornata di ieri dopo la convalida ottenuta come indicato dal decreto firmato dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti è stata attuata l’operazione per l’abbattimento dell’animale da parte di una squadra del Corpo Forestale del Trentino che ha presidiato una zona di montagna della Bassa Val di Sole per effettuare l’intervento prestabilito.
Grazie all’utilizzo del radiocollare e delle marche auricolari sono riusciti ad identificare il punto preciso nel quale era collocato l’orso e procedere all’abbattimento.
Ricordo che il provvedimento Fugatti di abbattimento dell’orso è stato pesantemente avversato dagli animalisti, che hanno fatto ricorso anche all’autorità giudiziaria ottenendo una dilazione temporanea che speravano potesse far mutare parere al Presidente della Provincia di Trento.
Non abbiamo avuto modo di constatare la reale pericolosità dell’orso M90, e le opinioni in merito sono talmente contrastanti e differenti da non poter fare affermazioni certe in proposito. Sta di fatto che Maurizio Fugatti, quando sarà nuovamente candidato a qualsiasi carica politica dovrà fare i conti con gli animalisti, che gliel’hanno giurata.
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