Oltre 500 agricoltori protestano davanti alla sede del Consiglio Regionale della Puglia
Gli attori protagonisti del comparto agroalimentare protestano per le richieste di pagamento dei consorzi di bonifica
Giovanni Recchia
Martedì 27 febbraio 2024, circa 500 agricoltori si sono radunati davanti alla sede del Consiglio regionale pugliese in via Gentile, a Bari.
Questa protesta è stata organizzata per contestare le richieste di pagamento inviate dal Consorzio di bonifica.
Gli agricoltori, riuniti sotto la sigla “Liberi Agricoltori”, hanno dato vita a un corteo partito dal Sacrario Militare e hanno raggiunto Bari con quattro autobus, provenienti principalmente dalle province di Bari, Brindisi, Taranto e Lecce.
Nel frattempo, un altro centinaio di persone manifestava già davanti alla sede del Consiglio.
I manifestanti hanno esposto cartelloni con slogan come:
“Consorzio Arneo, non si può pagare per servizi non resi”
“Senza agricoltura niente cibo e niente futuro”
“Non siamo sudditi, vogliamo sapere perché pagare”
“No alla farina di insetti, no alla carne artificiale”
Oggi a mezzogiorno sono previsti i lavori in Aula, e i manifestanti chiedono di incontrare il governatore Michele Emiliano e l’assessore Donato Pentassuglia.
Le ragioni della protesta sono molteplici: gli agricoltori chiedono la sospensione immediata delle cartelle dei consorzi di bonifica, poiché ritengono ingiusto dover pagare un tributo senza aver ricevuto servizi adeguati in cambio.
Inoltre, oltre il 70% degli agricoltori si trova al di fuori delle aree dei consorzi.
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