Mistero sull’omicidio di Saman Abbas: la madre coinvolta?

Le motivazioni della sentenza svelano dubbi sul ruolo della madre e degli altri familiari nella morte della giovane pakistana.

Rocco Michele Renna

Nel resoconto della sentenza di condanna all’ergastolo dei genitori e dello zio di Saman Abbas, la giovane pakistana assassinata a Novellara, emerge un enigma riguardante il presunto coinvolgimento della madre nel delitto. La Corte d’Assise del tribunale di Reggio Emilia ha delineato una narrazione intricata su ciò che potrebbe aver portato alla tragica fine della ragazza.

La Corte, nel suo verdetto, solleva dubbi sul ruolo della madre, Nazia Shaheen, nell’omicidio. Sebbene non ci siano prove certe, l’assenza temporanea della madre dalle telecamere mentre Saman era ancora viva apre la possibilità che abbia avuto un ruolo attivo nella tragedia, tenendo ferma la figlia mentre lo zio tentava di soffocarla. Anche il padre, Shabbar Abbas, potrebbe aver avuto un coinvolgimento, come suggerito dalla sua strana uscita di casa poco prima della mezzanotte, portando con sé lo zaino della ragazza.

Nonostante rimangano incertezze sulla dinamica esatta del delitto, la Corte ritiene che ci sia un’intrecciata serie di indizi che implicano il coinvolgimento di entrambi i genitori e dello zio nella morte di Saman.

La sentenza svela anche dettagli sul contesto familiare della vittima, descritto come tradizionale ma non violento. Nonostante le trasgressioni della ragazza, la famiglia sembrava più interessata a “metterla a tacere” che a punirla violentemente.

Inoltre, non emergono prove concrete riguardo a imminenti nozze combinate o violenze pregresse contro Saman, sebbene la sua relazione con Ayoub Saqib, conosciuto su TikTok, abbia giocato un ruolo significativo nelle sue scelte e nelle sue fughe dalla comunità.

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