Sagra di Santa Croce ad Auricarro di Palo del Colle anno 2024
Cenni storici sulla località e programma festeggiamenti
Vito Tricarico
Mi piace introdurre la Sagra di Santa Croce 2024 con un breve excursus storico sulla località di Auricarro, sede della chiesetta anticamente dedicata a Santa Maria della Croce. Oggi è l’unica costruzione rimasta integra dell’antica Auricarrum distrutta da Ungheresi e Bitontini il 16 luglio 1349 nella guerra di successione al Regno di Napoli. Un altro cimelio storico, successivo a quella data è rappresentato da U casiedd d Crist, luogo di rinvenimento della croce sul quale venne edificata una costruzione trulli forme. Altre costruzioni come la Rocca di Auricarro o la Necropoli sono in completa rovina o ricoperte di ghiaia e terreno. Persino l’albero di ulivo che troneggia nello spazio antistante la chiesa è continuamente oggetto di attacchi vandalici o di piromani e quello presente è l’ultimo piantato da benefattori che si oppongono a questa decadenza.
Eppure, Auricarro può narrarci avvenimenti importanti come ci racconta lo storico Vito Antonio Sirago, nel suo Palion e il culto di Ercole. Commentando un testo di Diodoro, ci riporta all’anno 310 a.C. allorquando i Romani, durante la seconda guerra sannitica, “avanzando in territorio nemico, vinsero in battaglia i Sanniti nella terra così detta di Talion …”
Le ricerche di Talion, erano sempre rimaste infruttuose. L’intuito dello storico Sirago propose la sostituzione della T con la lettera P, in tal modo Talion era trasformata in Palion. In tal modo la Storia di Roma dalle origini alle Guerre Puniche di Ettore Pais, poteva avere un spiegazione e la comunità dei Palionenses citata da Plinio poteva rientrare nel giusto alveo del suo corso storico.
Nello stesso passo del Diodoro, continuava lo storico Sirago, venivano menzionati Jeros Iophos, Katarakta e Keraulinia. Il primo nome si traduce con colle sacro di Palium sacro ad Ercole.
Keraulinia, continuava Sirago, è la forma diminuitiva di Keraunia, che poteva significare “colpito da un fulmine, oppure palude o raccolta di acque.” E, guarda caso, un invaso di acqua esisteva ad Auricarro fino al secolo scorso e nei pressi di questa, un agglomerato urbano che potrebbe accostarsi al nome di Keraulinia: Ciavriello da Cerauniedde. In tal caso, il nome indicherebbe il lago e il casale abitato fino all’anno 1349, allorquando venne distrutto dall’esercito ungherese-bitontino nella guerra dovuta alla successione nel Regno di Napoli.
Questa è la spiegazione semplice e attendibile che lo storico Vito Antonio Sirago (Grumo Appula 1920-2015) ci dona, togliendo il velo dell’ignoto agli avvenimenti e restituendo la memoria storica ad un luogo a noi familiare : Auricarro.
Il Comitato dei festeggiamenti presieduto dal parroco della parrocchia Santa Maria la Porta don Giovanni Caporusso e dal presidente delegato signor Vito Mitaritonna ha predisposto un ricco calendario di festeggiamenti :
Dopo la traslazione del SS.mo Crocifisso di domenica scorsa, dalla chiesa matrice di Palo a quella di Auricarro, la sera del 2 maggio è in programma la sfilata dei carri votivi trainati da cavalli o trattori con partenza da Viale Vittorio Veneto per le vie della città.
La mattinata del giorno 3 maggio sarà dedicato alla processione della Croce dalla chiesetta di Auricarro, con benedizione presso u Casiedd d Crist, e arrivo all’Arco della Sagra, con celebrazione della Santa Eucarestia alle ore 11.30 e successiva distribuzione delle pagnotte benedette.
Nella serata, musica e intrattenimento organizzati da REC – Radio e Community e i Paipers. Gli eventi si concluderanno nella serata del 4 maggio con lo spettacolo Il cotto e il crudo, interpretato da Emilio Solfrizzi e Antonio Tornaiolo, come da successivo programma.
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