Disposizioni urgenti per il contenimento del Coronavirus in Italia

Ieri sera il Premier conte ha sinteticamente illustrato le norme urgenti emanate per il contenimento sul suolo nazionale dell’epidemia di Coronavirus, diventata secondo l’Oms pandemia.

Gianvito Pugliese

Un Premier Conte, apparentemente calmo e compassato, ma evidentemente provato e stanco (chi non lo sarebbe al posto suo?) ha annunciato ieri, in tarda serata, le nuove norme emanate dal governo nel tentativo di contenere la diffusione del Coronavirus. In pratica l’estensione all’intero territorio nazionale delle disposizioni già previste per le regioni e le provincie già considerate “zone rosse”. Poche ore prima l’Oms (Organizzazione mondiale della Sanità) dichiarava la “Pandemia”.

Sono state accolte in gran parte le richieste delle regioni che il governatore della Lombardia Fontana aveva sintetizzato in una formale lettera di richiesta, pretesa peraltro dal Governo nazionale. Giusta cautela, aggiungo, dal momento che se per la prima volta si è registrato quasi un coro unanime di consenso nella classe politica, con qualche inevitabile “lo avevo detto io, perchè non farlo prima?”, qualche sparuta voce in dissenso si è registrata. La madre dei fessi ………….. permettetemi di sdrammatizzare, un attimo, senza sottovalutazione alcuna.

Qui di seguito pubblichiamo il link del decreto di ieri che illustra quali attività potranno rimanere aperte e funzionanti, osservando, peraltro, una serie di cautele. Alla popolazione si raccomanda (in realtà si ordina, tant’è che la violazione comporta sanzioni penali anche pesantucce) di attenersi alle distanze di sicurezza, migliorare l’igiene personale, cominciando dal lavarsi le mani sotto acqua corrente e col sapone (meglio a base di alcool) più spesso che si può. non portare le mani non lavate alla bocca, naso ed occhi, stare chiusi in casa il più possibile e limitare le uscite all’indispensabile, oggettivamente.

https://static.gedidigital.it/repubblica/pdf/2020/cronaca/DPCM11marzo2020.pdf