Roberto Capriuolo – la creatività di un artista
L’arte è data da tante interpretazioni, ma la creatività è solo personale. Un Clown nella sua ingenuità dice sempre quello che pensa realmente.
Maria Catalano Fiore
L’Arte è data da tante interpretazioni, generi e movimenti, ma la Creatività è solo personale! Un bel dilemma per un critico riuscire a comprendere la fantasia. Si può comprendere una tecnica, l’uso dei colori, delle vibrazioni cromatiche; si riesce a captare un sentimento, ma quando non esiste uno schema preciso il significato dell’opera perde un confine definito.
E’ questa libera creatività che ha stimolato il M.ro Miguel Gomez ad aggregare il gruppo di CONTRACCADEMIA. L’Arte come condivisione e confronto. Dei “Germogli” come lui li definisce. Ed ecco nascere un laboratorio/espositivo in una sede molto particolare, La stupenda Chiesa 600 esca di Santa Teresa dei Maschi nel cuore della città vecchia di Bari. Una Chiesa, da sempre simbolo di aggregazione e condivisione reciproca.
In questo ambito non poteva non inserirsi un Creativo al 100% come Roberto Capriuolo.
Per comprendere questo artista, disegnatore, vignettista, creatore di eventi ludici ed escursioni, nella fantastica natura della sua Gravina, bisogna seguire passo dopo passo il suo percorso creativo/manuale.
Dopo aver ammirato i suoi dipinti ed istallazioni, seguiamo quindi la sua ultima opera, proprio mente la esegue nel laboratorio di Santa Teresa.
Dopo aver meditato, e creato l’immagine nella sua testa, procede con i materiali adatti. Un supporto solido, uno scheletro idoneo, e altro materiale che sperimenta man mano per dare forma alla sua idea. Non improvvisa di certo, ci ha pensato molto, avrà buttato giù anche degli schizzi, ma per il momento non riusciamo a capire…..
Man mano si configura qualcosa con ali, ma cosa?
Siamo ancora curiosi, una testa, non da uccello, delle ali che terminano con mani guantate, riccioli che diventeranno cosa?
Eccoci verso il retro della figura, Roberto controlla che sia salda, che il suo peso sia bilanciato, che non cada, nel frattempo medita…. anche noi….
Ora si distingue meglio, Roberto gli ha assegnato anche un nome:
C H I B I B B I O !
E’ qualcosa tra il reale ed il fantastico, ma….. Chibibbio è un Trampoliere pagliaccio, sul suo sedere porta un orologio. Alla sua base manca ancora un paese che sarà completamente nero, sporco di fuliggine. Ecco che, come al solito nelle opere di Roberto Capriuolo, scatta la denuncia sociale per qualcosa, maltrattamento di donne, donne trattate come oggetti, guerre, bimbi in guerra, che riporta anche, poi in versi esplicativi allegati.
Ma Chibibbio cosa denuncia?
Chibibbio è un Trampoliere, uccello si, ma anche Trampoliere da Circo. Anzi una delle figure più importanti in un Circo. Le sue gambe lunghe e sottili di muovono danzando, cosi come fa il Trampoliere (gru, fenicottero o cicogna) sul bordo dell’acqua. Il Trampoliere ha il di dietro nero…da sempre corpo bianco e poi nero. Perchè ormai le acque sono torbide?
Anche i comignoli dei paesi dove a volte si poggia sono sporchi, e non sempre e’ fuliggine. E’ ormai quella polvere tossica che inquina i paesi e la natura, ed il nostro trampoliere/umanizzato sogghigna….cosa può fare lui semplice creatura?
Ma Roberto Capriuolo può denunciare attraverso la sua arte!
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