Strano virus, il Covid: colpisce solo Santi e Chiese!
Una riflessione di Marcello Veneziani sulla recente festa patronale di Bisceglie senza processione. Tutto corretto, salvo le conclusioni. manifestamente partigiane.
Maria Catalano Fiore.
Bella considerazione, stamattina aprendo un giornale, ne sfoglio e leggo più di uno, ovviamente, per aggiornarmi, ho letto qualcosa scritto da Marcello Veneziani, bravo ed esperto giornalista che conosco e stimo da tempo e che sinceramente mi piace leggere. Descrive la Sagra del suo paese di origine, Bisceglie, ovviamente con ironia ed anche con qualche allusione alla nostra superficialità. Vi trascrivo qualche passaggio, condensando:
“Attratto dalla nostalgia delle origini, sono tornato nel mio paese, Bisceglie, in Puglia, per la Festa patronale. Importante perché Bisceglie ha ben tre patroni (come spesso succede nel sud) un Vescovo cristiano e due militi romani che inviati per arrestarlo si sono invece convertiti e quindi martirizzati tutti e tre. Mauro il Vescovo, Sergio e Pantaleone i militi. Il ritorno a casa…è sempre una specie di Amarcord....ma non voglio parlare di questo, ma di qualcosa che sta dilagando un po’ dappertutto….e che potrebbe riassumersi in “Scherza coi Fanti, ma lascia stare i Santi”
A causa del Covid quest’anno la festa patronale ha perso il suo pezzo forte. La sua Tradizionale processione con i tre santi, la venerazione delle loro ossa, le loro statue splendenti d’oro. Sai le processioni sono assembramenti, il virus è devoto, non si perde una ricorrenza…..anche le Chiese ormai sono dedicate al culto di Corona Sanctus, ovvero San Covid 19 che miete martiri. E’una giusta prevenzione dice la gente, per rassicurarla niente bancarelle e giostre, però vengono allestiti angoli musicali, per ballare e festeggiare con e senza mascherina. Trattorie, bar e localini improvvisati , nell’era della globalizzazione, servono sushi, li dove si gustavano cozze e polipetti crudi. Le strade traboccano di gente, brullica la movida, al porto, per farti spazio, dovresti buttarti in acqua.
Il curioso risultato è che gli unici ad osservare il distanziamento sociale sono proprio i tre Santi….ma l’appestata è la statua dei tre Santi?... ed anche in altri centri, la festa si fa, “lo Struscio” pure. I Santi appaiono penalizzati nella casa del Signore. …… Come si fa ad usare un criterio? qualcuno se la prenderà con il ministro Boccia, che si è affacciato o con Renzo Arbore che si è esibito comunque. In quanti posti succederà la stesa cosa?”
Questa lettura mi ha fatto riflettere su varie cose, oltre al fallimento delle città d’Arte, ma pensate a cosa potrebbe succedere a Roma dove le venerazioni ecc sono quotidiane… o in altri paesi vicino Bari, Molfetta, la Madonna dei Martiri o Adelfia San Trifone, in occasione delle prossime feste patronali, quando migliaia di emigrati, soprattutto americani si riversano per almeno una decina di giorni per i festeggiamenti.
Marcello Veneziani conclude poi : “Fa niente se si sopprimono le processioni e le messe per il Covid 19 mentre i migranti (di tutti i generi e razze) arrivano a frotte e portano con loro lo stesso virus per cui neghiamo i sacramenti. Ma siate certi: in caso di ritorno del Mostro diranno che la colpa del contagio è delle feste patronali. “Passata la festa gabbato lu santu.”
Cosa ne pensate acuto ed ironico, come sempre, ma anche molto serio nell’affrontare questo problema. Per Sagre di paese corriamo un serio rischio di rinnovare la quarantena. Non tutti la sopporterebbero ancora.
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