Donne e Uomini di Puglia

Storie e curiosità dei figli della nostra amata regione. Nella foto di copertina la meravigliosa città di Taranto

Cinzia Montedoro

Care lettrici e lettori de lavocenews.it questa settimana la nostra rubrica “Donne e Uomini di Puglia” vi propone due personaggi, figli della nostra terra e  amatissimi  attor : Wandisa Guida e Michele Riondino.

Buona lettura.

Wandisa Guida l’attrice tranese nel primo “horror” del cinema italiano

Nata a Trani il 21 aprile 1935, Wandisa Guida, è una delle attrici più importanti nel panorama cinematografico e teatrale tra gli anni ’60 e ’70. Durante l’estate del 1954, l’attrice fu eletta “Miss Lola” e, da quel momento in poi, si susseguirono riconoscimenti come “Miss Trani” e “Miss Puglia”, sempre a Trani, e “Miss Cinema 1954”, a Rimini, con il conseguente invito a partecipare all’edizione di “Miss Europa 1955”, ad Helsinki.

Wandisa Guida

Dopo gli studi liceali a Trani, inizia la sua carriera nel mondo del cinema nel 1956, interpretando piccoli ruoli in una serie di pellicole; in seguito prese parte  al cast del film “Incatenata dal destino”, diretto da Enzo di Gianni, nel 1955. La Guida prosegue i suoi studi presso il Centro sperimentale di cinematografia, periodo che la portò ad una proficua  e lunga carriera. Nel 1957 recita accanto a Claudio Villa nel film “Serenate per 16 bionde”, nello stesso anno interpreta un piccolo ruolo nel film “I Vampiri” diretto da Riccardo Freda , primo horror del cinema italiano. Per oltre un decennio,Wandisa Giuda recitò in moltissimi film che spaziavano dal genere avventuroso al mitologico, dal poliziesco al sentimentale, passando per il western. Nel 1957 è stata interprete in televisione  dello sceneggiato televisivo Jane Eyre.

Wandisa Guida

Sposò Luciano Martino, produttore e il matrimonio si tenne a Trani. Attrice dalla straordinaria bellezza interpretò film come: La vendetta di Ercole, Il gladiatore di Roma, I giganti di Roma, Maciste nelle miniere di re Salomone, per citarne alcuni, complessivamente Wandisa Guida vanta ventuno interpretazioni televisive e trentanove cinematografiche. La sua ultima apparizione artistica, televisiva, risale al 1982, con l’horror “Assassinio al cimitero etrusco”, di Sergio Martino, che resta la sua ultima interpretazione.

Wandisa Guida vive da molti anni a Roma, ma è ancora molto legata alla sua città natale.

Michele Riondino: il giovane Montalbano dal cuore tarantino

Michele Riondino nasce a Taranto il 14 marzo 1979. Da giovanissimo impara con impegno a suonare la chitarra e fonda con un gruppo di amici “La setta dei poeti estinti” (nome ispirato dal film: l’attimo fuggente) con l’obiettivo di fare musica con la sua band, ma nel cuore ha un sogno: quello di fare l’attore. Da Taranto, si trasferisce a Roma dove frequenta l’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. Fonda con alcuni colleghi attori una compagnia, il Circo Bordeaux, con cui mette in scena alcuni scritti di Marco Andreoli. Interpreta un ruolo in “Macbeth” di Shakespeare per la regia di Bellocchio, in “Uno sguardo dal Ponte” e in “La Pelle”. Inoltre prende parte allo spettacolo di Emma Dante “Cani di bancata”.

Michele Riondino

Esordisce nella serie televisiva “Distretto di Polizia” dove è presente dal 2003 al 2005 per tre stagioni. Nel 2006 in televisione recita ne “La freccia nera” per la regia di Fabrizio Costa. Al cinema lo ricordiamo in “Il passato è una terra straniera” di Daniele Vicari nel 2008 e nel 2009 in “Dieci inverni” con la regia di Valerio Mieli. Dal 2012 è il protagonista della nuova fiction Rai “Il giovane Montalbano” per la regia di Gianluca Maria Tavarelli.  Tra il 2014 e il 2017 si distingue per il ruolo del miglior amico di Giacomo Leopardi nel film” Il giovane favoloso” con l’attore Elio Germano  con cui aveva diviso il set di “Il passato è una terra straniera” nel 2008, e in film come “Meraviglioso Boccaccio” e  “La ragazza del mondo” per cui riceve la candidatura ai David di Donatello come Miglior Attore Protagonista. Nel 2015 ha interpretato il grande Pietro Mennea nella fiction a dedicata allo scomparso campione di atletica.

Michele Riondino nel ruolo del grande Pietro Mennea

Molto amante dello sport, è impegnato nel sociale, per la sua città Taranto, nel Comitato Cittadini e lavoratori liberi e pensanti e dal 2012 è il direttore artistico del concerto del Primo maggio di Taranto con Roy Paci e Diodato, con cui lotta al favore dell’ambiente pericolosamente danneggiato dall’Ilva.

Appena terminate le puntate  in onda sul RAI 1 nel ruolo del commissario Montalbano nella fiction RAI “Il Giovane Montalbano”, Riondino parte con un nuovo progetto il “Cinzella” festival difatti egli è il direttore artistico dell’evento dal 12 al 15 agosto presso le Cave di Fantiano a Grottaglie (Taranto).

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