Napoli: Salvini contestato al Torre del Greco
L’ex ministro degli interni viene accolto dalla folla con pomodori, fischi e cori al grido di “razzista”.
Lidia Petrescu
Dopo circa 5 minuti di comizio sul palco allestito nella zona tra via Roma e corso Vittorio Emanuele a Torre del Greco, Comune della Città Metropolitana di Napoli sulla costa a sud della capitale partenopea, distante non più di una dozzina di chilometri, il leader leghista viene contestato da una folla di circa un migliaio di persone. Dotati di fischietti, intonando slogan cantati a squarcia gola ed, in omaggio al San Marzano vanto del territorio, con al seguito una bella quantità di pomodori, il gruppo di contestatori inonda la piazza dove Salvini stava tenendo il comizio. Tra cori allegri, slogan, fischi assordanti, contestazioni ed anche lanci di pomodori, hanno stroncato il comizio del Capitano che si è guardato bene dal rispondere alla folla allegra.
Il leader della Lega, dopo essere stato a Pompei, doveva anche visitare le aree mercatali e passeggiare per le vie del Torre del Greco, ma le condizioni ambientali hanno consigliato ai responsabili del servizio d’ordine di puntare direttamente al gazebo dove erano presenti già gli attivisti locali leghisti. Altissima la tensione tra gli uomini della scorta, dopo l’aggressione di tre giorni fa a Pontassieve.
“Se qui ci fossero De Luca o De Magistris o Renzi a quest’ora sareste a passeggio o a fare la spesa – urla il leader della Lega dal piccolo palco – Eccoli gli amichetti del governatore che ha rovinato la Campania. Eccolo qui. Invece di fare altro per i cittadini, le forze dell’ordine sono costrette a stare qui”. Domanda: “E chi è la causa dei disordini e della conseguente necessità di distogliere le forze dell’ordine dalle attività ordinarie?”. Attendiamo risposte, grazie.
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