Vito Valenzano “la lunga attesa”
Guardando fuori: olio su tela di Vito Valenzano 80×60 – 2020.
Maria Catalano Fiore
Un opera di getto questa di Vito Valenzano, in foto di copertina mentre dipinge, un’attesa ed una domanda, di tutti noi: quando finirà, come ne usciremo e ci riprenderemo?
Vito Valenzano, pittore gravinese di lunga preparazione ed esperienza, passato nel corso della sua carriera da un figurativo ad un impressionismo immediato, in movimento e di forte impatto comunicativo, in questa opera, pur se di getto emotivo, torna alla sua prima tecnica, la velatura classica, ma non del tutto.
Una figura androgina è immobile dietro una finestra, volutamente velata dalla pioggia o dalla nebbia o dal quel pulviscolo inquinante che ci ammazza. Una figura tra il rassegnato e l’inquietante. Proprio per questa figura sceglie di usare la maniera classica delle velature. Velature su velature che conferiscono al quadro un vago ricordo tra il post-impressionismo ed il surrealismo. Tutto l’ambiente, volutamente spoglio, è ovattato e quasi irreale, pervaso di angoscia.
Vito ha due figli che vivono lontani: sono entrambi docenti, uno dei due all’estero. Figli che non sono fuggiti davanti ai loro impegni, ma hanno deciso di affrontare questa emergenza mondiale anche se, sicuramente, non sarà più lo stesso mondo.
Solo alla fine di questa pandemia ci renderemo conto di quanto abbiamo sprecato, nel passato, avvelenando il mondo e ci renderemo conto che non girano più soldi; chi ha ancora un lavoro, per quanto pericoloso, se lo tiene stretto, non si mangia più come prima e, soprattutto nelle grandi metropoli, sarà molto molto dura.