L’Arte riprende Colore-artisti

l’Arte riprende Colore con gli artisti i poeti. scultori, fotografi ecc….e noi riprendiamo la nostra carrellata espositiva.

Maria Catalano Fiore

Amici Artisti e artisti/poeti, nonché scultori e amanti della fotografia, riprendiamo il nostro Giro Virtuale sulla mostra/evento ancora in itere presso la Chiesa di Santa Teresa dei Maschi nel cuore di Bari.

Non in ordine alfabetico, né di merito, tantomeno di bravura ecc…. L’Arte è sempre Arte non ci sono veri parametri per soppesarla, ma solo l’emozione o gradevolezza che suscita nello spettatore. Devo dire, con un pizzico di orgoglio e qualche piccolo consiglio tecnico che la qualità di tutte le opere era molto al di sopra di una semplice collettiva.

La professionalità e la padronanza della tecnica non si possono improvvisare, si possono studiare, si può maturare attraverso i propri errori, ma se il messaggio è valido il pubblico lo recepisce con piacere.

Partiamo per questo giro virtuale, entrando dal portale della Chiesa, che vi documenterò con foto …..

Artisti : Mimmo Milano, Vilo Luca Vik Iorio, Simona Impellizzeri

Troviamo l’opera inconfondibile “Metropolis” del M.ro Mimmo Milano, le nostre città disumanizzate o quasi, tutti inquadrati nei nostri loculi. Alcune interessanti, per tecnica e soggetto, opere di Vito Luca Vik Iorio, che ironizza sul nostro modo di vivere e sui “ficcanaso” che escono dalla tela (con l’aggiunta di cartapesta per i nasi). Opera ironica, ma non troppo in questo clima che si sta creando e l’Arte lo rispecchia sempre!

Abbiamo poi la tela di una artista sicula (da Mascalucia, Catania ) Simona Impellizzeri, new entry nel nostro gruppo prevalentemente pugliese, cosa che ci fa molto piacere, dai contenuti forti come questo suo “flipper” dal contenuto satirico. Il gioco del rimbalzo altro non è che una situazione incontrollabile nella quale ci troviamo spettatori inconsapevoli del nostro destino. Ho sempre notato che le opere di autori Siciliani hanno un forte contenuto sociale, sotto forma di pungente ironia.

la fotografa Lena Losacco Sandrucci

Proseguiamo con pannelli di fotografie veramente molto belle e particolari della nostra Lena Losacco Sandrucci che racconta le sue emozioni nella vita reale. Realmente Brava nel cogliere momenti e sensazioni, dietro o davanti all’obbiettivo i suoi soggetti si fondono armonicamente in momenti di vera poesia.

Una carrellata di scatti opera di Lena Losacco Sandrucci
Lena “Curiosità” che tenerezza questa bimba che guarda arricciare i polipi sul lungomare, della serie solo a Bari potrete vedere qualcosa di simile!
Una sensazione bellissima essere immersi in colori, cavalletti vicino ad un bellissimo altare tardobarocco e in una atmosfera di pace e serenità.
L’angolo delle ultime creazioni di Vito Valenzano

Vito Valenzano ha presentato due momenti del suo percorso artistico, seppure vicini: una tela con colori molto scuri, dipinta nel primo periodo della Pandemia, periodo di enorme angoscia e preoccupazione per i figli lontani, genitori anziani e situazione generale poco felice. Poi si rende conto che non può lasciarsi andare, riprende con impeto i suoi colori quelli già forti ne “La ragazza con l’orecchino” e li sviluppa in questo “Riposo”, tecnica mista su tela 80×80, in cui diventano ancora più caldi e rassicuranti.

Marcello Rizzo il pittore Salentino degli ulivi.

Cosa dire di queste tele eseguite in modo certosino da Marcello Rizzo? Pittore salentino di Cutrofiano, innamorato della sua terra, dei suoi ulivi, del suo mare e dei suoi colori, di quelle foglie verde argento e blu che luccicano sotto il caldo sole salentino, e di quella sua maniera di rendere il tutto fiabesco pur denunciando la disastrosa situazione attuale.

Marcello Rizzo alle prese con le sue foglioline che paiono muoversi piano nel vento.

Continuiamo poi con la tarantina Emily Maggi, un’artista che sta raggiungendo una profonda maturità. Vive in ambiente poco adatto alla sopravvivenza umana e ne soffre.

Emily Maggi , due sue opere, molto avvincente il suo autoritratto, sulla sinistra”le altre me” Acrilico su tela 90×90

“le Altre me” guardiamolo meglio, e poi sulla sinistra “Io sono cosi” Acrilico su tela 60×80. Un incrocio di volti tra passato presente e futuro colori freddi, quasi glaciali sottolineano il suo stato emozionale tormentato, ma nonostante tutto un’apertura alla speranza.

Emily Maggi “Io sono cosi” Acrilico su tela 60×80

Giriamo poi l’angolo ed abbiamo una esplosione di colori su due tele eseguite da Enrica Carenza, a Bari conosciuta come la “dama dei colori” perché nata e cresciuta nel negozio di colori e materiali artistici più bello di tutta la città. Ed in questo caledoscopico di colori e frequentazioni artistiche non poteva che scegliere un percorso didattico artistico. Però……

Un abbraccio virtuale tra me, Enrica Carenza e Domenico Berardi, nel distanziamento previsto, ahimè dalle attuali regole.

Però è solo da poco che Enrica si è messa seriamente davanti ad una tela, si lo ha fatto, ma per gioco, per amore dei colori, per creare oggetti e cosette varie, ma poche volte per creare una tela. Con queste tele spontaneamente ha scelto di rappresentare posti di appartenenza, dove si sente ed ha bisogno di sentirsi a casa in un periodo di transizione sia personale che generale.

Enrica si presenta da sola, sulla sua pagina fb, con questo bel collage, soprattutto è orgogliosamente davanti alle sue opere e colori.

Ancora colore in Domenico Berardi, un calabrese innamorato della Puglia per vari motivi, che a volte riesce a cogliere delle sottigliezze negli attimi che esterna anche nei suoi versi, correlati sempre ad un’opera, quasi esplicativi del suo stato d’animo ed estrema sensibilità.

Questa tela di Domenico Berardi mi ha colpito, in questo periodo, un ragazzo, suo figlio, cammina solo sulla muraglia illuminata in un pomeriggio inoltrato, è solo. Locali della movida chiusi, ragazzi costretti a casa. Un paesaggio quasi extraterrestre con quella luce che illumina cosa se il cuore della città è vuoto?

Quello che abbiamo vissuto, si rivela premonitore nelle due grandi tele abbinate del M.ro Carlo Giuliani, olio su tela 100x100x2, “la folla”. Ma potranno più esserci queste folle, allegre o disperate che siano? Il mondo sta subendo cambiamenti molto profondi e poco distanziati, spesso non riusciamo a reggere il passo con tutto questo. Ma Carlo Giuliani, di contro, e da artista navigato, con i suoi tanti anni di attività e con le sue centinaia di mostre un po’ dovunque, nell’impronta del suo spirito libero, ci propone anche un “Arlecchino.” Arlecchino una maschera dal costume allegro, ma fatto di stracci, dalla storia triste e un po’ sbruffone come tanti in questo periodo. Una nota politica…forse. Chi sono gli spettatori di questo Arlecchino? Chi gli bisbiglia qualcosa in un orecchio? Chissà?

Carlo Giuliani e le sue opere
Carlo Giuliani “Arlecchino” Olio su tela

Sorvolando la zona dell’altare maggiore, momentaneamente schermata dal telo per le proiezioni e occupata dal pianoforte usato dalla M.ra Nilla Pappadopoli e dai suoi allievi, che ricordiamo bravissimi: Angeliana Del Vecchio, soprano. Michele Sansone, tenore. Jasmine Ungaro, contralto.

Incontriamo le opere della giovane e promettente Giusy De Pasquale, anche lei cresciuta fra pennelli e colori, ma con una impronta decisamente diversa sia da quella di Enrica Carenza, sia da quella materna, Maria. Età diverse, esperienze diverse, e sofferenze varie. Tante scritte appaiono, tanti occhi aperti o chiusi quasi fosse un racconto, un Murales di ricordi…

Giusy De Pasquale, dimestichezza con materiali e colori, ma ancora un lungo percorso da compiere. Giusy oltre a dipingere, compone versi e brani musicali, ottima cantante.

Frontalmente una artista di più lungo percorso Luciana Tomasicchio con le sue creazioni molto particolari, la sua maestria nell’uso dei colori e delle materie da autentica professionista.

Luciana Tomasicchio “Pandemia” olio e tecnica mista su tela.
Luciana Tomasicchio , un esempio bellissimo della sua action paintig

Specularmente abbiamo i dipinti di Maria De Pasquale artista nota e dalla lunga carriera che usa i colori squillanti per rappresentare la natura, quello che c’é di più bello in natura ed anche….la natura che vorrebbe ahimè…. comunque le sue opere sono sempre una festa per gli occhi ed anche particolarmente rasserenanti.

Maria De Pasquale accanto alle sue opere ricche dei colori che ci fanno o, meglio ci faranno riprendere il buonumore, godere del sole e della vita.

Una boccata di opere dal disegno classico e dal contenuto profondo sono quelle di Nancy Gesario. Entrambe le opere sono 50×50 pastelli su cartoncino rigido nero acquerellabile. Pittrice e disegnatrice è anche una valida organizzatrice di mostre ed eventi. Un’artista che conosce bene il mondo impervio dell’arte.

Nancy Gesario con i suoi lavori una bellissima “Maternità Africana “e “Selene” la splendida dea notturna che guida il carro lunare sino al Calendimaggio, come indica la mitologia greca e latina che la rappresenta come una bella donna pallida dai lubghi capelli e vesti fluenti.

Un altro momento di scoramento, preoccupazione, agitazione nelle tele di Rosanna Baldari. I suoi dipinti dimostrano tutta la sofferenza e impotenza nell’affrontare il Covid 19, questo virus misterioso che sta producendo morte e sofferenza in tutti. Ma quando finirà questa mostruosità, che sembra un attacco della natura all’uomo che non l’ha rispettata? Quando questi volti appariranno meno sgomenti e gli occhi non saranno più così sbarrati e terrorizzati?

Rosanna Baldari “Umanità” olio su tela

Una nota di colore e delle vere note si sprigionano dai dipinti del M.ro Vito Camardella pittore e filosofo dai tanti soggetti e dalle varie sperimentazioni tecniche. Ogni opera racchiude un significato invisibile, ma che rispecchia profondamente la personalità poliedrica di questo artista.

Vito Camardella ” Musicista di Jazz” tecnica mista 120×80 e di seguito “Vele”

Arriviamo quindi alle tele coloratissime di Giusy Rizzi che ha un suo motto “Il colore è un potere che influenza direttamente l’anima “(Wassily Kandinky) E’ certo che queste tonalità di colori rispecchiano emozioni e sensazioni di una vita. Quando siamo sereni e radiosi la nostra anima viaggia…..si espande, se siamo preoccupati ci ingrigiamo e ci chiudiamo in noi stessi.

Foto di gruppo davanti alle opere di Giusy Rizzi: Le collettive servono a scambi culturali e di punti di vista, di tecnica, ma creano anche delle bellissime amicizie. Con me Biagio Monno, Giusy Rizzi, Vito Valenzano e Roberto Capriuolo

Un altro sguardo al “Blue night” della nostra madrina M.ra Irene Petrafesa un vero spettacolo di blu in tecnica mista.

blu night

Quindi ripassiamo e ci soffermiamo, ancora una volta davanti alle opere di Roberta Loconte e suo zio Roberto Loconte, non dissimili nella confusione che in questi mesi la Pandemia ha generato.

Roberta Loconte “Pandemia” Tecnica mista su Cartonato e Roberto Loconte “Vele” tecnica mista su tela

Dulcis in fundo troviamo due artisti realmente molto particolari e carichi di contenuti: Biagio Monno e Roberto Capriuolo.

con l’artista Biagio Monno e il Direttore de La voce news.it Gianvito Pugliese
Ecco due “Bassorilievi” di Biagio Monno (Toy Blaise)

Biagio Monno (Toy Blaise). Due opere che si rifanno alla mitologia”Il risveglio dall’estasi di Hypno” meglio conosciuto come Morfeo. tecnica pasta di bicarbonato, colori acrilici, 80×80. La seconda opera dal titolo “Arte” un bassorilievo su multistrato di pino ed acrilici 80×60. Opera che rapprenta la fine di un lungo ciclo di studi artistici, liceo ed Accademia, e l’inizio di una vera e propria “libera” carriera artistica.

Biagio Monno (Toy Blaise) iberissimo di esprimersi in questa bellissima parodia della Pandemia realizzata con materiali vari, pasta di bicarbonato e colori acrilici squillanti !

Cosa dire su quest’opera tra il satirico e il drammatico?

Ugualmente satiriche, ma anche dense di sottaciuti contenuti drammatici le opere di Roberto Capriuolo sia la sua “Jacqueline Canard”, opera/racconto molto lunga da spiegare e da interpretare, così come la precedente “Falena” storia drammatica di una donna condannata ad un triste destino di emarginazione, che vive solo di notte e solo per soddisfare laidi uomini. Una storia che Roberto ha trasposto anche in un cortometraggio, che potremo divulgare, solo quando il Covid 19 lo permetterà.

Roberto Capriuolo. e le sue opere “Jacqueline Cannard ” e “Falena” tecniche e materiali innovativi contraddistinguono tutte le opere di Roberto Capriuolo

Ed eccoci allo scultore che ha partecipato volentieri mostrando le sue bellissime opere Giovanni Mappa, che contemporaneamente ha vinto un importante premio a Martina Franca (Ta) ; tra l’altro vincitore assoluto della X edizione del festival dell’immagine. La sua bravura è sotto gli occhi di tutti. non serve aggiungere altro. Solo speriamo di averlo con noi in prossime edizioni di mostre promosse da “Lavocenews.it ” nonché dal suo editore, la “Fondazione Piccinni”, ente morale, inizio attività 1936.

Giovanni Mappa “Il peccato originale” scultura su pietra nobile
Momento della premiazione di Giovanni Mappa.

E con questa bella immagine chiudo questa carrellata con vero orgoglio. Una mostra/evento di ottimo livello e soprattutto se ci fosse stato un premio avremmo discusso a lungo a chi assegnarlo.

Speriamo di riuscire ad organizzare altre manifestazioni di pari livello, ma il futuro, causa pandemia, appare incerto……

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