Lenticchie
I legumi quanto sono importanti nella nostra alimentazione, soprattutto invernale, e quanti tipi da scegliere, inoltre hanno costi molto contenuti.
Nonna Camilla
La Storia, quella vera, non certo racconti di rimando, cita più volte come le legioni romane, in missione all’estero o in combattimento esigessero, come pasto non carne, li avrebbe appesantiti, bensì vari tipi di legumi a zuppa, spesso con le patate. Pasti ricchi sia di proteine che di amidi, quindi ottimi per affrontare le battaglie.
Se ripensate alle immagini di tutti i soldati accampati, anche in guerre più recenti, o ai nostri nonni che vicino al camino, o fuoco avevano sempre una pignata con qualche legume che cuoceva lentamente sino al giorno dopo la cosa assume sempre maggiore credibilità.
Le ultime generazioni sono diventate più schizzinose: fagioli no, ceci no, lenticchie….a capodanno! Ma l’impoverimento di proteine si avverte, sempre più malaticci, frequentemente raffreddati e sempre più attaccati da virus di ogni genere.
Ma avete mai provato, oltre che la classica pasta con i legumi, che poi se fatta bene tanto classica non è, la variate in uso alla mia omonima nonna?
Mettere a bagno, per qualche ora, meglio la sera prima, le lenticchie che vi occorrono, generalmente un pugnetto a testa, se avanzano sono sempre ok
Ingredienti: lenticchie del tipo preferito, una costa di sedano, una carota, Tubettini della quantità occorrente o a gusto se vi piacciono con più o meno lenticchie, olio, sale q.b.
Procedimento: Pulite bene il sedano e la carota, tagliateli a cubetti fini, poi In una bella padella concava mettete questo trito con un bel po’ di acqua da farne una specie di brodetto, aggiungete poco olio e aggiustate di sale. In una pentola, a parte, mettete a bollire dell’acqua salata dove cuocere i tubettini, a metà cottura, passateli in padella e saltateli per qualche altro minuto. Assaggiate per la cottura e per il sale. La nostra pasta è pronta non ci resta che impiattarla!
se poi volete la ricetta della nonna….avreste bisogno di un camino e di una pignata di coccio, così il risultato è tutt’altra cosa.
Una delle ricette della mia nonna Camilla, R.i.p., era di mettere le lenticchie a bagno dopo pranzo, poi preparare il trito di sedano e carota, quindi tutto in una bella pignata di creta, o un tegame apposito, aggiungere acqua, mettere tutto vicino al fuoco del camino. Pelare due o tre patate, farle a tocchetti ed aggiungerle sul tardi. Aggiungeva anche una o due foglie di alloro. Durante la notte andava tutto a fuoco lento e al mattino per la stanza c’era un odorino… La pietanza era pronta sia per chi doveva andare in campagna e portarsi la colazione nella “gamella” o ” schiscedda”, accompagnata da due belle fette di pane casereccio, sia per il pranzo…..Con poco aveva preparato qualcosa di nutriente e gustoso per tutti gli usi della giornata! Le nostre nonne sapevano davvero gestire l’economia domestica!
Provate le due versioni, con tubettini o con patate e poi ditemi quale preferite, intanto buon appetito da me!
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