A Napoli sos Gambrinus
A rischio chiusura in due mesi.
GP
Sono 15 i dipendenti ad essere già in cassa integrazione nel caffè che è l’emblema di Napoli.
Lo storico caffe’ Gambrinus è una tappa obbligata per molti quando arrivano a Napoli. Nei suoi salottini sono passati monarchi e capi di stato. Ma il Covid-19, e la crisi economica che lo segue a ruota, sembra non rispettare nulla e nessuno. Non risparmia, infatti, neanche lo storico caffè a due passi da piazza del Plebiscito. “Il crollo del fatturato è dell’80% – dichiara Antonio Sergio, proprietario con il fratello Arturo – di questo passo, entro un paio di mesi rischiamo di dover chiudere. Se continua così, noi non siamo più in grado di continuare“.
Sergio dipinge continua: “Per la prima volta, da oggi (ndr ieri per chi legge) abbiamo 15 dipendenti in Cassa integrazione, su un personale di 45. Viviamo principalmente di turismo, ma tra i nostri clienti ci sono anche i napoletani che fanno una passeggiata. Ora per strada non c’è nessuno“.
Siamo all’ora di punta per un bar ed al Gambrinus non entra nessuno neanche per consumare un caffè al banco. Ai tavolini fuori sono seduti in tutto quattro clienti e due nella sala interna. Un vuoto e un silenzio ignoti nello storico caffè sempre affollato e rumoroso.
Alle 18, come previsto dall’ultimo Dpcm, il Gambrinus fermerà le consumazioni al banco. “Sono d’accordo sull’adozione di misure anche drastiche da parte del Governo -ci spiega Sergio- ma servono sostegni economici reali, le spese restano le stesse. E intendo luce, acqua, gas, i fitti commerciali“.
Una minuscola banale considerazione. Il virus non risparmia nessuno: è vero e forse giusto che sia così. Ma l’ignoranza di chi è al comando è quasi peggio: su quei tavolini sono state scritte pagine memorabili di canzoni napoletane, di poesie, di testi di ogni genere, e soprattutto di storia del migliore meridionalismo. Possibile che Napoli e la sua cultura mitteleuropea l’abbia dimenticato? Sindaco de Magistris, una decina di minuti in meno in tv dedicati al Gambrinus le assicura sarebbero cosa buona e giusta.
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