La Colva
Dolcetto o scherzetto? No grazie noi preferiamo La Colva!
Nonna Camilla e Cinzia Montedoro
Alla ricerca di tradizioni dimenticate, o quasi. Per questa ricetta, che ignoravo completamente, poichè non è nelle mie tradizioni di origine e neppure barese, devo ringraziare l’amica Cinzia Montedoro che ne perpetua ancora l’uso.
A tramandare, a sua volta, questa tradizione, che lei non dimentica, è stata sua nonna a sua volta ricevuta da altra madre o nonna. Una bellissima tradizione che si perpetua nel giorno di Ognissanti a Bisceglie e nei centri limitrofi e in alcune zone del foggiano.
L’ultimo giorno di Ottobre, momento che segna il passaggio con Ognissanti, oggi viene definita Halloween! Ricorrenza radicata forse nei nostri giovani, ma lontana dalle nostre tradizioni.
Dolcetto o scherzetto?
Richiesta che nulla a che vedere con la richiesta di contadini o mendicanti che bussavano tutte le porte con una richiesta di aiuto o di cibo per l’inverno ed in cambio di qualcosa offrivano preghiere per i loro morti. Chi non offriva nulla avrebbe ricevuto, in cambio l’augurio di cattiva sorte!
Per molte famiglie biscegliesi era importante offrire sua Maestà La Colva, dolce tipico legato alla cultura popolare e soprattutto alle radici biscegliesi.
Ingredienti: non sono molti, grano cotto, melograni sgranati, cioccolato, vincotto, frutta secca e spezie. Ogni elemento ha un rito ed un significato, il coinvolgimento nella preparazione di questo dolce, fa parte del corredo simbolico che lega la morte alla vita. Alla persona più giovane, e più paziente, viene affidato il compito di sgranare i melograni che simboleggiano la fertilità. Poi c’è chi prepara il grano cotto che rappresenta l’anima dei defunti, ma anche la loro rinascita mentre il vincotto evoca il sangue di Cristo morto e risorto per la salvezza del suo popolo.
Il significato: Ogni chicco mangiato rappresenta l’anima di un defunto salvato, a corredo del dolce, poi , la notte tra il 1 e 2 Novembre arriva per i bambini la calza dei defunti. Secondo la tradizione è l’unico modo che hanno gli spiriti di testimoniare ai loro cari il loro passaggio è lasciare dei piccoli doni in questa circostanza.
Le Antiche Tradizioni: resiste ancora l’usanza nelle case di lasciare, per quella notte, le tavole imbandite, acqua e vino sono necessari, affinché i defunti di possano dissetare nel lungo viaggio. Sui balconi si lascia un lumino votivo per ricordare la vittoria del bene contro il male, della vita contro la morte.
Storie desuete? No solo espressioni delle nostre devozioni e tradizioni.
Ma tornando alla Colva, dolce prelibato, occorre Amore e tempo dedicato; con mandorle e noci e fine cioccolato, per ogni bocca delizia del palato. le migliori spezie è pronta per offrire grano ai defunti, gustato con un sorriso che manda tante anime in paradiso. E’ una tradizione che pochi sanno fare, non è qualcosa che puoi trovare al Bar. A prepararlo ognuno ha imparato da una mamma o una nonna con amore delicato.
In questi giorni di paura e di morte, pensiamo ai nostri defunti un attimo, a tutti coloro morti di Covid, a quanti ancora.….Nonna Camilla.
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