Celebrazione dei defunti
Una Statua da una sepoltura gentilizia del Cimitero di Bari- Inaugurato il 3 dicembre 1842 , ha tra le sue tombe vere e proprie opere d’arte , anche di scultori famosi, un modo di onorare i defunti della ricca borghesia della città.
Maria Catalano Fiore
Il 2 novembre è il giorno che la Chiesa Cattolica ha deciso di dedicare alla commemorazione dei defunti. Una ricorrenza antichissima.
Forse non tutti sanno, oltre al rispetto già preistorico del culto verso i propri defunti, in epoca bizantina si stabilisce un giorno dell’anno per riti devozionali e commemorare i defunti, non lavorando. Era calcolata la domenica antecedente la Quaresima.
Ma perché poi il 2 novembre? Rievocando la Storia, bisogna tornare al 998 d.C. all’Abazia benedettina di Cluny ed all’abate Odilone, che dedicava tutte le sue preghiere alle anime del Purgatorio. Un giorno, uno dei suoi confratelli, rientrato dalla Terra Santa, gli raccontò che dopo una tempesta aveva trovato rifugio in una grotta. In questa grotta, aveva ascoltato le voci dolenti delle anime del purgatorio insieme a quelle dei demoni che urlavano invettive contro un certo Abate Odilone.
Da quel momento Odilone ordinò ai suoi monaci di commemorare le persone defunte solo il 2 novembre, facendo suonare le campane con rintocchi funebri, dopo i vespri del 1 novembre.
Decretò poi un giorno di pausa dalla vita quotidiana per ricordare con nostalgia il passato ed i cari che la morte ha portato via.
Ufficialmente la festività, chiamata originariamente Anniversarium Omnium Animarum, appare per la prima volta nell’ Ordines Romani del XIV secolo. Tale scritto è la raccolta dei vari cerimoniali ecclesiastici che descrivono e documentano lo sviluppo della liturgia papale dai secoli VI al XV. Tali Ordines sono la più autorevole documentazione della liturgia romana nel Medioevo. L’edizione completa di questi Ordines venne fatta nel 1689, l’aggiunta della Candelora è del 1889. Encliclop. Treccani
E’ consuetudine nel giorno dedicato al ricordo dei defunti visitare i cimiteri locali e portare in dono dei fiori.
In Puglia, territorio, per vario tempo assoggettato alla dominazione Spagnola estremamente cattolica, è tradizione cominciare a far visita ai defunti già nel giorno di Ognissanti. Poi magari tornare anche il giorno dopo.
Non una consuetudine cattolica, ma oramai immancabile, a Lecce, la vendita delle “fanfullicchie” dolce caramellato distribuito ai bimbi all’uscita del cimitero.
Queste poche righe, le ho corredate con foto del Cimitero monumentale di Bari, la parte più antica è una vera opera d’Arte con Statue eseguite da autentici artisti e cappelle progettate da autorevoli Architetti. Questa zona è tutelata e l’accesso normale e sull’altra ala dove vi sono le tumulazioni più recenti e meno appariscenti. Per chi volesse visitarlo, sono previste visite guidate molto interessanti.
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