Regioni contro Dpcm
Intanto questa sera alle 20,15 conferenza stampa di Comte per illustrare il decreto. In foto il presidente della Conferenza Bonaccini
La Redazione
Parlare di perplessità da parte delle Regioni nei confronti del Governo Conte per l’ultimo Dpcm adottato, a loro dire, senza averle ascoltate, è davvero un garbato eufemismo.
Il decreto che sta per entrare in vigore e che contiene rigide restrizioni per gli spostamenti sui territori durante le festività, sarebbe stato emanato dal governo senza neppure parlarne con gli enti locali. E’ il sunto delle dichiarazioni della Conferenza delle Regioni che si è riunita oggi.
La Conferenza ancor più esplicitamente afferma che il decreto è stato emanato “in assenza di un preventivo confronto tra le Regioni“. Cosa che non può certamente trovarle in sintonia e che “contrasta con lo spirito di leale collaborazione, sempre perseguito nel corso dell’emergenza, considerato peraltro che la scelta poteva essere anticipata anche nel corso del confronto preventivo svolto solo 48 ore prima”.
Le soluzioni adottate peraltro secondo la Conferenza “non ha consentito di portare all’individuazione delle soluzioni più idonee per contemperare le misure di contenimento del virus e il contesto di relazioni familiari e sociali tipiche del periodo delle festività natalizie”.
La Conferenza evidenzia anche che nel dpcm non “si fa riferimento alcuno a norme sui ristori economici delle attività che subiscono limitazioni e/o chiusure, più volte richieste dalle regioni e dalle province autonome”.
Giuseppe Conte, secondo alcune indiscrezioni, a seguito delle notizie si sarebbe collegato alla riunione della Conferenza Stato-Regioni ed ora è in corso un confronto tra i governatori ed i ministri Speranza e Boccia.
Alle 20.15 conferenza stampa del Premier per illustrarne i contenuti.
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