Patrick Zaki: sto male!

Lettera dal carcere di Tora alla famiglia.

La Redazione

Patrick Zaki in una lettera datata 12 dicembre che la famiglia ha ricevuto lamenta le sue precarie condizioni: “Le recenti decisioni sono deludenti come al solito, senza una ragione comprensibile. Ho ancora problemi alla schiena e ho bisogno di forti antidolorifici e di qualcosa per dormire meglio”, “il mio stato mentale non è un granché dall’ultima udienza”.

Sono i passaggi salienti del messaggio inviato alla famiglia dopo l’ennesima decisione di non decidere su Zaki e tenerlo in stato di detenzione per altri 45 giorni, gli ennesimi.

Aggiunge Zaki: ” Continuo a pensare all’Università, all’anno che ho perso senza che nessuno ne abbia capito la ragione. Voglio mandare il mio amore ai miei compagni di classe e agli amici a Bologna. Mi mancano molto la mia casa lì, le strade e l’università. Speravo di trascorrere le feste con la mia famiglia ma questo non accadrà per la seconda volta a causa della mia detenzione“.

Riccardo Noury, portavoce in Italia di Amnesty International  esprime preoccupazione per le condizioni di salute di Zaki che si vanno deteriorando e spera “Che queste parole dolorose di Patrick giungano al Governo italiano che faccia veramente qualcosa di più, di meglio e di veloce di quanto ha fatto finora, per assicurare che Patrick possa tornare presto in libertà“.

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