Veglione clandestino
Ospitato in resort di lusso.
GP
Ci sono notizie che riescono contemporaneamente a stupire e far rabbrividire chi si fa carico di riflettervi solo un attimo. Anni addietro avremmo qualificato gli autori come “pariolini”, identificando quel termine con quei soggetti, figli di papà dai portafogli troppo gonfi, talmente annoiati, dall’avere tutto prima ancora di desiderarlo, da inventarsi misfatti orrendi, come dar fuoco al barbone dormiente sulla panchina, o stuprare in gruppo la malcapitata, pur di fare qualcosa di diverso, convinti che quel portafoglio alle spalle avrebbe garantito loto l’immunità.
Qualcuno potrà chiedersi; cosa c’entrano i pariolini con i soggetti che hanno partecipato al veglione clandestino tenutosi ieri sera in un resort di lusso di Padenghe sul Garda, nel Bresciano. I video dei presenti, fortunatamente per gli inquirenti. sono finiti sui social nonostante su ogni tavolo del ristorante la proprietà avesse lasciato un biglietto che chiedeva “vista l’attuale situazione di non divulgare foto e video sui social”.
Chi li ha diffusi non l’ha fatto come atto di autodenuncia, ma per mostrare la propria “superiorità” a regole e divieti. E quì viene il comune denominatore che unisce coloro che stanotte ballavano senza mascherine, con brindisi e musica ad alto volume, con tanto di dj e vocalist, un veglione clandestino in piena regola, una versione riveduta e corretta dei rav party, ma al chiuso, in strutture costose e di lusso, con i pariolini. State certi che il proprietario del locale ha ricaricato nel costo del cenone anche il rischio di essere scoperti.
Costoro avranno probabilmente nome e cognome diverso, ma rispondono al medesimo identikit di quelli che in agosto si sono resi responsabili della seconda ondata della diffusione del coronavirus nel nostro Paese.
Per natura, educazione e formazione tutto sono fuorchè un giustizialista. Francamente mi sento più un garantista che altro, ma, visto che coloro che ci hanno fatto dono della seconda ondata, oggi sono pronti a darci la terza, alla vigilia della possibilità di debellare il virus, grazie al vaccino, sarebbe il caso che la politica, per una volta unita, fornisse a magistratura e forze dell’ordine strumenti adeguati a combattere un fenomeno di tale portata.
Mi riferisco ad una norma che raffiguri nei comportamenti dolosi o gravemente colposi atti a diffondere il virus il reato di diffusione epidemica e strage volontaria, con le sanzioni esemplari adeguate. I soldi ed il potere possono molto, non accettiamo che possano tutto.
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