Regioni italiane ad alto richio Covid-19
Sono 9 le regioni italiane in cui le terapie intensive sono già oltre la soglia d’allerta.
GP
Le regioni in cui le terapie intensive superano la soglia d’allerta salgono di un terzo in una sola settimana e da sei passano a nove.
La media nazionale resta sempre uguale, attestata com’è al 30% ma cresce la disparità tra regioni e in nove regioni viene superato anche il tasso di allerta dei ricoveri ospedalieri fissato al 40%.
Le nove regioni aldilà della soglia del 30% per le terapie intensive sono: Emilia Romagna (31%), Friuli Venezia Giulia (35%), Lazio (32%), Lombardia (38%), Piemonte (31%), Provincia autonoma di Bolzano (35%), Provincia autonoma di Trento (50%), Puglia (33%) e Veneto (37%).
La media nazionale dei ricoveri ospedalieri si mantiene intorno al 36% ma anche in questo caso nove regioni superano il limite del 40%: Emilia Romagna (44%), Friuli Venezia Giulia (51%), Lazio (44%), Liguria (41%), Marche (44%), Piemonte (48%), Provincia autonoma di Bolzano (44%), Provincia autonoma di Trento (59%) e Veneto (44%).
Dall’inizio abbiamo sempre pubblicato quotidianamente i dati nazionali sulla diffusione pandemica e poi abbiamo affiancato quelli regionali. Abbiamo, quindi, seguito sempre l’andamento dei nuovi casi, dei morti, ma anche dei guariti e dei tamponi effettuati. Qualcosetta l’abbiamo imparata, quanto meno a capire se la diffusione è sotto controllo o meno, ma di fronte a notizie come questa ci rendiamo conto che un’analisi corretta richiede molti più dati di quelli che abbiamo normalmente. Dati che rendono necessari provvedimenti prudenziali, e che solo la vaccinazione di massa potrà permetterci di veder gradatamente azzerati.
Credo sia questa la vera scommessa del futuro e l’Italia, al momento secondo paese europeo per vaccinazioni effettuate speriamo continui a carrere così bene in questo campo aumentando anche la velocità man mano che si potrà godere di un maggior numero di vaccini disponibili.
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