Giornata Nazionale del Dialetto
Non c’è niente di più bello a volte che sentire in un posto una parola del tuo dialetto…..
Maria Catalano Fiore
“Il Dialetto è la nostra identità”
Piacevolissimo pomeriggio ieri per celebrare, come in tutta la Nazione, la Giornata dedicata ai nostri vari Dialetti, o meglio, chiedo scusa a Dante, ma hanno una grammatica ed una provenienza ed etimologia precisa, quindi la parola Dialetto o vernacolo, un po’ sminuisce. Un saggio affermava, è vero “I Dialetti vivranno finché vivrà l’ultimo uomo”.
Quest’anno la manifestazione, non potendosi tenere presso un Teatro, si è svolta tramite una TV privata can.881 e in screaming dal “Laboratorio d’Arte Reforma” di Bitritto, coordinate da Giuseppe Pasquale.
Entrambe le manifestazioni, contemporanee sono state condotte benissimo, dalla TV da Antonella Genga e Lorenzo Belviso. Si sono alternati i saluti del Presidente della Commissione Cultura del Comune di Bari Dott. Giuseppe Cascella, del M.ro Vito Signorile Direttore Artistico del Teatro Abeliano di Bari e del Prof. Nicola Cutino Storico e cultore delle tradizioni dialettali.
Simpatiche, anche se amatoriali, le letture delle poesie in Dialetto da parte degli autori stessi. Alcune molto belle e particolari come le righe di Michele Aprile, ispirate proprio alle nostre Radici cosi profonde, o quelle di Rita Branca, una Sarda, adottata dalla città di Bari, che ha descritto Bari proprio in Logodurese ( In Sardegna prevalgono due lingue il Logodurese ed il Campidanese), il laertino Giuseppe Surico che ci ha riportato ad una Puglia agraria e dura, dove a 6 anni si doveva imparare ad essere uomini, e ancora Giuseppe Carone del “duo di viaggio”. Immodestamente ho partecipato anche io, che non ho velleità poetiche, ma descrivo personaggi reali, per la mia indole da storica, con un momento di tristezza al momento del titolo, poiché chiunque abbia più di 40 anni ricorda perfettamente Lorenzo Varichina, Antonella ha ricordato addirittura un aneddoto, poi i versi, ed alla fine un momento esilarante, poiché, nonostante il sottofondo musicale, si sentiva l’abbaiare del mio cane Fidel.….sorry, ma come giustamente ha fatto rilevare Lorenzo Belviso ieri 17 gennaio San’Antonio Abate era la sua festa e la festa di tutti gli animali che, sino al blocco del Covid i loro padroni portavano a benedire nel piazzale della Basilica.
Vi presento l’oggetto, poi di tante risate, messaggi ecc…..un volpino da tre ruote, ritrovato in una busta appena nato, che abbiamo curato e che ci ricambia con amore ed anche con gelosia…..abbaiando…..ovviamente!
Belle le performance, in alternanza di Felice Alloggio, Franco de Giglio. ed altri professionisti. Molto toccante un vecchio filmato in cui Mariolina de Fano recitava una poesia del padre Vito, un indiscusso e bravo poeta barese ” U trascurs d’ Catarin”.
Molti filmini sono passati sulla pagina del “Laboratorio d’Arte Reforma” con l’indiscussa bravura di Giuseppe Pasquale che ha tenuto banco con la sua “serptedd……”, della bravissima Dina Ferorelli, della tarantina Alessandra Spazioso, ecc….
Chiedo scusa a chi non è stato citato, perché era impossibile ricordarvi tutti seguendo in contemporanea Tv, Pc, messaggi e pure qualche telefonata……
Non m rest ca circà prdon a tutt chiss cristian tant brav e n’zist ! E u’ ann ca ven ci vidimm arret Virus o non Virus noi simm nstist !
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