Crisi: ultimo giorno delle consultazioni da Fico

Oggi si concludono le consultazioni dell’incarico esplorativo ricevuto dal Presidente della Camera dei Deputati.

GP

Giuseppe Conte esce rafforzato da questo secondo giro di consultazioni a seguito del mandato esplorativo affidato dal Capo dello Stato a Roberto Fico, Presidente della Camera.

Evidentemente Sergio Mattarella, esperto uomo politico, nel suo giro di consultazioni, riservato a tutti i partiti presenti in parlamento, aveva maturato la sensazione che intorno a Conte si stesse formando una coalizione più forte della vecchia maggioranza e che affidando un incarico esplorativo inteso a smussare eventuali residue spigolosità, si sarebbe potuto dar vita ad un governo di fine legislatura.

Intendiamoci, non c’è dubbio che tra Mattarella e Conte ci sia un filing, ma il Capo dello Stato ha una sola stella cometa: il primario interesse della Nazione. Non farebbe nulla per forzare un finale che non corrispondesse al bene del Paese. Ed a Fico il mandato di lavorare per favorire la nascita del Conte ter è stato dato, perché ritenuta l’unica soluzione possibile e la più idonea ad avviare il Paese verso un futuro migliore, una volta vinta la guerra col Coronavirus, che da oltre un anno detta il calendario non solo dell’Italia, ma del mondo intero.

M5S, Pd e Leu hanno blindato la candidatura Conte, senza se e senza ma, idem dagli Europeisti, che hanno aperto le consultazioni di stamane. Riccardo Merlo che guidava la delegazione è stato laconico: “La persona giusta è Giuseppe Conte.

L’incognita relativa era rappresentata da Matteo Renzi e la sua Italia Viva. Renzi non ha posto veti sul nome di Conte, anche se non si è accalorato nel sostenerlo, ed ha condizionato la sua adesione al governo alla redazione di un documento scritto sul programma. Ha poi confermato la sua preferenza per un governo politico ad uno istituzionale. Le speranze di Berlusconi di un governo di Unità nazionale sono definitivamente affondate, alla luce dell’ultima dichiarazione del Senatore di Firenze.

Proseguono questa mattina le consultazioni dei gruppi parlamentari di partiti e movimenti disponibili ad entrare nel Conte ter secondo il calendario che abbiamo reso noto ieri.

E se stamane Zingaretti insiste per un patto “di fine legislatura”, Renzi ritorna ad insistere sul patto scritto. Ma l’impressione è che la mossa di Matteo Renzi, se complica la trattativa per il futuro governo, abbia contestualmente sminato la bomba mes e mostrato un certo ottimismo sul fatto che “nell’interesse degli italiani un punto di caduta possa essere trovato.”

Il fatto più rilevante a favore del lavoro di Fico è che si sia iniziato a lavorare concretamente sul programma. Non c’è ancora l’intesa definitiva, che significa anche nomi di ministri e sottosegretari, ma l’impressione è che si sia vicini.

E’ che Fico stia lavorando più che bene ha la controprova nelle parole stizzite di Salvini sul lavoro del Presidente della Camera: “Altro tempo perso”.

Se questa crisi si concluderà, come sembra, con un programma di fine legislatura ambizioso e che corregge mancanze ed errori del recente passato, alla fine dovremo ringraziare di aver affrontato questo periodo che ci ha lasciati col fiato sospeso. Se sono rose, come sembra, fioriranno…..

Aggiornamento delle ore 16,30. I piccoli, incontrati da Fico dopo gli Europeisti, dicono tutti sì a Conte. Roberto Fico: ” Dagli incontri con le forze politiche è emersa la disponibilità comune a procedere su un confronto sui temi e punti programmatici per raggiungere una sintesi“. Il Confronto si terrà domani a Montecitorio.

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