Dpcm e ordinanza sotto i riflettori
Dpcm, la cui bozza potrebbe essere resa nota oggi ed ordinanza per la settimana prossima all’attenzione dei media.
GP
Dopo aver dato uno sguardo al mondo, con un giro dalla Nigeria alla Siria, e pubblicato una sfiziosa e semplice ricetta della nostra Nonna Camilla, non guasta un’occhiata in casa nostra, a quello che molti media hanno ritenuto da primo piano: il Dpcm da un lato, il primo a firma Mario Draghi, che entrerà in vigore dal 6 marzo e la cui bozza potrebbe essere pronta già oggi, e le nuove zone colorate per l’ordinanza della nuova settimana.
Una novità sull’ordinanza è stata annunciata dal Ministro Gelmini: le aperture o chiusure delle attività economiche scatteranno dal lunedì e non più dalla domenica, in modo da dare agli esercenti un attimo di tempo per organizzarsi. Una misura di buon senso.
Altre anticipazioni le do con beneficio d’inventario. E’ uno dei problemi di un giornalismo sovraffollato, soprattutto grazie al web, dove la corsa a dar la notizia per primi e conquistarsi qualche visualizzazione in più detta legge, a discapito della certezza ed attendibilità delle notizie pubblicate.
Di solito tra anticipazioni su ordinanze e dpcm e testi poi pubblicati il divario è spesso davvero notevole. Aggiungo il fatto che siamo letteralmente bombardati di dati sul virus e da regole che mutano. Francamente, se aggiungiamo regole presunte, che poi saranno in realtà differenti, contribuiamo al caos che regna sovrano. Sfiderei volentieri non solo i cittadini, ma gli stessi colleghi a recitare a memoria le regole in vigore nelle diverse zone a seconda del colore, con le possibili modifiche apportate dalle ordinanze dei presidenti di regione e dei sindaci.
Mi limito, dunque, ad anticipare che “zone rosse si profilano da sabato nelle province di Pistoia e Siena e arancione scuro in quella di Bologna” come indicato da un’autorevole agenzia di stampa. Ciò che invece è certo, colori a parte, è la grande difficoltà a Brescia dove si registra una situazione talmente critica di ospedali al collasso che stanno mandando pazienti in altri ospedali della regione, come a Bergamo e a Cremona.
Sul Dpcm mi limito a ricordare che il terreno di scontro nella maggioranza e nel governo sono le misure per Pasqua, che la Lega vorrebbe allentate e tutti gli altri, Pd in testa, memori dei regali al Covid dei vacanzieri, vorrebbero ispirate a prudenza. Lo scontro tra Salvini e Zingaretti ben riassume le posizioni.
Per il resto sarà bene aspettare notizie più attendibili, se non addirittura i testi. Ritengo sia doveroso non alimentare confusioni che il continuo indispensabile variare delle disposizioni già di per se non può che creare.
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