Con attività che chiudono, un ragazzo lucano APRE !
Quando tutto chiude, un ragazzo apre un attività di ortofrutta essenziale in un piccolo paese ed utile a procacciarsi un lavoro.
Maria Catalano Fiore
Da qualche tempo stò seguendo questo ragazzo, che conosco appena, ma che mi ha sempre colpito per la sua determinazione e l’impegno che mette in ogni cosa che fa, attinente al suo diploma da Cuoco o meno.
Emilio Ianniello è un ragazzo Lucano, giovane, ma già con molta esperienza come cuoco, ad un certo punto, causa Pandemia, si è ritrovato dall’oggi al domani senza un posto di lavoro e ovviamente, senza uno stipendio. Ma lui non si arrende facilmente ed ha mirato ad un Paese, che conosce bene, per aprire un Ortofrutta.
Vi sembrerà assurdo ma in questo Borgo, Vaglio Basilicata, forse troppo vicino al capoluogo non ci sono molti negozi di alimentari, altre, come artigianato o botteghe/emporio sono sparite del tutto. Potenza non è neppure grandissima, ma facendo la maggior parte dei residenti a Vaglio, i pendolari, per lavoro, o altro, fanno la spesa nei Supermercati potentini, desertificando così un paese di scarsi 1500 abitanti. Si è vero che sopravvivono un paio di negozietti di alimentari e, menomale, due forni che producono ancora l’ottimo pane tradizionale con lievito madre, focacce, biscotti ed altro, poi due fiorai per onorare i morti, una coppia che fa da parrucchiere e barbiere da uomo e da donna, nessun’altra attività.
Ogni mattina un piccolo mercato di ambulanti, a rotazione, nella “Piazzetta mercato” propongono un po’ di tutto. Adatti ad una utenza di casalinghe o persone anziane, anche se in un paese di montagna, per un anziano, non è molto comodo, portare pesi su e giù per scalinate. Non nego che quando mi capita di poter andare in paese, ho delle difficoltà nel poter fare la spesa giornaliera, nessuna macelleria, un pescivendolo porta i suoi prodotti una volta a settimana, un paio di fruttivendoli in piazzetta. La scorsa estate, ultimo periodo valido per attraversare i confini tra Puglia e Basilicata, ho avuto delle difficoltà per trovare delle semplici patate, dell’insalata ecc….
Considerata questa realtà, non dissimile ad altri borghi dell’hinterland potentino, e considerate anche le restrizioni per in Covid e lo scarso afflusso di merci alimentari che poteva raggiungere Vaglio; Emilio Ianniello ha deciso di aprire un suo Ortofrutta, sulla strada di transito per raggiungere la piazzetta.
Ma conosciamo meglio Emilio: diplomato Cuoco, nel 2015, presso l’Istituto Alberghiero di Potenza, viene ingaggiato per due stagioni estive in un Hotel di Maratea, poi per due anni dirige la cucina dell’Agriturismo “Costa San Bernardo” in agro di Vaglio Basilicata, dove mette a frutto, la sua esperienza e conoscenza sia degli ortaggi coltivati in loco, sia utilizzando le erbette spontanee ecc… Riceve una proposta di lavoro a Liverpool, dove dei lucani gestiscono un rinomato ristorante. Lavora li per più di un anno, poi, con la Brexit deve rientrare. Accetta una stagione estiva a Miconos, poi un nuovo ingaggio in Svizzera, prima un anno a Ginevra, poi un altro anno, come capo Chef a Tramelan. Al momento della dichiarazione di Pandemia e la conseguente chiusura delle frontiere, Emilio è in Italia, per qualche giorno in famiglia, ma non può ripartire. Bisogna valutare la situazione, in questo lasso di tempo lavora presso un Supermercato di Potenza, nel reparto macelleria, per acquisire una nuova esperienza.
Nel ramo ristori, purtroppo la situazione è quella che è.
Emilio decide di non aspettare e di cercare di aprire qualcosa di suo che possa essere di reale aiuto alla comunità e garantirgli una stabilità e sicurezza anche in futuro. Le esigenze del paese e le sue competenze nel ramo, lo portano ad aprire quindi il suo Ortofrutta. Locali vuoti ce ne sono, olio di gomito, per sistemarlo, ed investire un piccolo capitale iniziale e la speranza di avere sempre clienti.
In cambio si organizza con i mercati generali di Potenza, rifornisce il suo punto vendita di merce di ottima qualità e primizie concorrenziali. Cosa importante è aperto anche di pomeriggio, sino a che è possibile, fa anche consegne a domicilio quando chiude. Emilio c’è la sta mettendo tutta, io non risiedo a Vaglio, ma sicuramente avrò bisogno di lui. Resta a voi abitanti scegliere di approvvigionarvi da Emilio, avrete prodotti sotto casa, una scelta molto più vasta, la possibilità di un esercizio aperto anche di pomeriggio e un amico che vi consiglia ed aiuta.
Non lasciamo che i nostri ragazzi, per poter lavorare debbano cambiare nazione, aiutiamoli e forse sul suo esempio nella comunità vagliese potrebbero tornare quelle attività artigiane che un tempo erano il suo vanto. Sarti da uomo prestigiosi come i Sarli, o zio Saverio Catalano che cuciva abiti da cerimonia. Calzolai che come il mio Bisnonno e nonno paterno specializzati nel fare scarpe su misura, anche presso le campagne, scarpe ortopediche per la Rizzoli di Bologna. Sarte da donna specializzate in vestiti da sposa e da cerimonia…..e che tenevano corsi di taglio e cucito e tante apprendiste, ma tutto questo patrimonio perché si è disperso?
Fornai e pasticcieri e cuochi che venivano reclutati anche da fuori in occasione di matrimoni, battesimi ed altro….e le nuove leve?
Non lasciamo che un Paese, sorto prima di Roma, con un grande patrimonio artistico e culturale, con un Museo che altre città di invidiano, con ottime strutture recettive si impoverisca per mancanza di giovani e soprattutto di attività commerciali da sempre utili ad una economia ormai statica.
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