Coronavirus: aggiornamento del 24 aprile 2020
L’aggiornamento nazionale del tardo pomeriggio basato esclusivamente su dati ufficiali della Protezione civile. Integrato da mappe sulle regioni italiane e le province di Puglia e Basilicata, nonché da dati analitici regionali a cura del Ministero della Salute.
La Redazione
Ancora in calo terapie intensive e ricoverati con sintomi
Ad oggi , salvo errori ed omissioni, dai dati ufficiali forniti in conferenza stampa dalla Protezione civile il numero totale di persone infette è 192.994, con un incremento rispetto a ieri di 3.021 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 106.527, con un decremento di 321 assistiti rispetto a ieri.
Tra gli attualmente positivi 2.173 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 94 pazienti rispetto a ieri.
22.068 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 803 pazienti rispetto a ieri.
82.286 persone, pari al 77% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Rispetto a ieri i deceduti sono 420 e portano il totale a 25.969. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 60.498, con un incremento di 2.922 persone rispetto a ieri.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 34.368 in Lombardia, 12.509 in Emilia-Romagna, 15.391 in Piemonte, 9.679 in Veneto, 6.133 in Toscana, 3.437 in Liguria, 3.273 nelle Marche, 4.492 nel Lazio, 2.943 in Campania, 1.827 nella Provincia autonoma di Trento, 2.933 in Puglia, 1.320 in Friuli Venezia Giulia, 2.320 in Sicilia, 2.079 in Abruzzo, 1.093 nella Provincia autonoma di Bolzano, 322 in Umbria, 804 in Sardegna, 821 in Calabria, 354 in Valle d’Aosta, 229 in Basilicata e 200 in Molise.
I lettori interessati al confronto con i dati del giorno precedente possono cliccare qui.
Segue mappa dei dati totali in Puglia e Basilicata suddivisi per provincia:
Segue la pubblicazione dei dati analici regionali nella tabella che segue a cura del Ministero della Salute.
Rinnovo la raccomandazione a lettrici e lettori di essere prudenti ed attenersi alle raccomandazioni dei medici. Soprattutto, non fidarsi di comunicazioni non professionali o, peggio, strumentali intese a diffondere panico o fake news. Per fare la Vostra parte dovete stare il più possibile in casa, protetti dal contagio. Per Voi e per i Vostri cari, soprattutto i più deboli, esposti e difficilmente difendibili.