Coronavirus: aggiornamento del 27 aprile 2020
L’aggiornamento nazionale del tardo pomeriggio basato esclusivamente su dati ufficiali della Protezione civile. Integrato da mappe sulle regioni italiane e le province di Puglia e Basilicata, nonché da dati analitici regionali a cura del Ministero della Salute.
La Redazione
Calano ancora terapie intensive e ricoverati con sintomi
Ad oggi , salvo errori ed omissioni, dai dati ufficiali forniti in conferenza stampa dalla Protezione civile il numero totale di persone infette è 199.414, con un incremento rispetto a ieri di 1.739 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 105.813, con una decrescita di 290 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi 1.956 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 53 pazienti rispetto a ieri. 20.353 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 1.019 pazienti rispetto a ieri. 83.504 persone, pari al 79% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 333 e portano il totale a 26.977. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 66.624, con un incremento di 1.696 persone rispetto a ieri.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 35.441 in Lombardia, 15.508 in Piemonte, 12.225 in Emilia Romagna, 8.860 in Veneto, 5.983 in Toscana, 3.580 in Liguria, 4.562 nel Lazio, 3.310 nelle Marche, 2.877 in Campania, 2.912 in Puglia, 1.707 nella Provincia autonoma di Trento, 2.123 in Sicilia, 1.258 in Friuli Venezia Giulia, 2.030 in Abruzzo, 940 nella Provincia autonoma di Bolzano, 287 in Umbria, 776 in Sardegna, 235 in Valle d’Aosta, 782 in Calabria, 217 in Basilicata e 200 in Molise.
I lettori interessati al confronto con i dati ed al bollettino del giorno precedente possono cliccare qui.
e
Segue mappa dei dati totali in Puglia e Basilicata suddivisi per provincia:
Segue la pubblicazione dei dati analitici regionali nella tabella che segue a cura del Ministero della Salute.
Rinnovo la raccomandazione a lettrici e lettori di essere prudenti ed attenersi alle raccomandazioni dei medici. Soprattutto, non fidarsi di comunicazioni non professionali o, peggio, strumentali intese a diffondere panico o fake news. Per fare la Vostra parte dovete stare il più possibile in casa, protetti dal contagio. Per Voi e per i Vostri cari, soprattutto i più deboli, esposti e difficilmente difendibili.