26 maggio San Filippo Neri

San Filippo Neri e ….Gigi Proietti che lo ha interpretato, magistralmente, in uno sceneggiato Rai “Preferisco il Paradiso”, qualche libera interpretazione storica, ma un ritratto preciso di un prete gioioso tra la gente e soprattutto i ragazzi.

Maria Catalano Fiore

La chiesa ricorda oggi un Santo molto particolare: San Filippo Neri.

Lungi da noi entrare in merito alla sua agiografia, ma ne diamo un breve cenno poiché da oggi partono le pubblicazioni (rigorosamente in ordine alfabetico) degli artisti, poeti e fotografi che si sono iscritti al “Premio Filippo Pugliese” ideato e promosso da questa testata giornalistica.

Filippo Neri è, oltretutto, co-patrono, insieme a Santa Sofia e San Rocco della città di Gioia del Colle (Ba), città natale del Mr. Filippo Pugliese.

Il Mr. Filippo Pugliese in una sua esibizione

Filippo Pugliese, nato a Gioia l’8 febbraio 1915 e deceduto a Bari nel 1983, pur occupando posti di prestigio a Napoli, Roma, Firenze, ha continuato a risiedere a Bari e nel suo hinterland. E’ da Gioia del Colle che lui, appena quattordicenne parte alla volta del Conservatorio di Parma per dare il via ad una brillante carriera. Co-fondatore, con il mr. Nino Rota, della “Fondazione Piccinni”, nel 1936, e poi del Conservatorio della città di Bari.

Il nome Filippo, datogli per devozione e ereditarietà, lega perfettamente con questo personaggio molto sopra le righe, di carattere gioviale ed altruista, proprio come San Filippo. Filippo Romolo Neri è nato a Firenze il 21 luglio 1515, morto a Roma il 26 maggio 1595. Figlio di un notaio fiorentino, lascia tutto per fare il presbitero, educatore ed attivista sociale che giunto nella città papale all’età di 20 anni, si trova difronte ad una città corrotta e pericolosa. Anni di profondi mutamenti, sono gli anni della Controriforma che ha il suo apice nel Concilio di Trento.

In ambito culturale sono gli ultimi periodi del Rinascimento, soppiantato man mano dalla cultura Barocca. Sono anni difficili per tutti ed è in questa Roma che Filippo comincia una importante esperienza pastorale significativa che lo vede impegnato con le classe meno abbienti. Raduna intorno a se soprattutto ragazzi di strada, avvicinandoli alla religione e creando quelli che dopo saranno gli “Oratori”. Fu definito “Santo della gioia” o il “Giullare di Dio”. Nel 500 e 600 la capitale dello Stato della Chiesa è cosmopolita e internazionale. Cresce inevitabilmente anche il numero dei poveri che a Roma cercano rifugio. Per far fronte ai bisogni Filippo Neri crea anche una rete ospedaliera, eleva lo spirito e cura i corpi.

Alla sua morte il 26 maggio del 1595, inevitabilmente, tanti romani lo considerano già santo prima della canonizzazione avvenuta nel 1622 e il suo culto si diffonde ampiamente per la città eterna e non solo.

Il suo culto arriva a Gioia del Colle, come attestano le fonti, conosciuto e venerato dai notabili gioiesi che avevano rapporti con Roma. Invocato nel 1656 in occasione di quella fierissima peste che travaglia Il Regno di Napoli in quell’anno, in suo onore si sviluppa un vero culto privato. Ma San Rocco rimane ben ancorato, come patrono, sino al 1731 quando un forte terremoto colpisce tutta la Puglia. San Filippo comincia ad essere celebrato il 26 maggio data della sua morte. Tutela ancora Gioia ed i gioiesi dalle stragi e rovine derivate dagli spaventosi terremoti del 1816 e 1857. si decide quindi di dare alla città la protezione di due santi potenti: San Rocco di Monpelleir e San Filippo Neri con un decreto della Curia di Bari che nel 1889 ne dichiara il Patronato.

Patronato riconfermato nel 2015, in occasione del quinto centenario della nascita di San Filippo Neri.

Dal 1799 sopravvive, in città, una Confraternita intitolata a San filippo Neri, che svolge attività di culto e beneficenza, con sede nella Chiesa di Sant’Angelo.

Che san Filippo Neri ci protegga tutti e ci accompagni e guidi in questa manifestazione culturale in onore del gioiese Filippo Pugliese.

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