Scompare Carla Fracci.
La Signora della Danza lascia un vuoto incolmabile.
GP
Ieri si è diffusa la notizia di un suo ricovero, avvenuto giorni prima, ma tenuto coperto per la stessa volontà di Carla Fracci. Oggi la notizia della sua morte, che ci lascia letteralmente annichiliti.
Carla Fracci il 20 agosto prossimo avrebbe compiuto 85 anni. Nata a Milano nel 1936 a dieci anni ha cominciato a frequentare la scuola di danza del Teatro alla Scala, dove si diplomerà nel 1954, entrerà nel corpo di ballo della Scala dove due anni dopo diverrà solista e l’anno successivi prima ballerina.
Eravamo amici dal 1974 quando a fine ottobre la Fracci inaugurò la stagione della Fondazione Piccinni al Petruzzelli di Bari con due recite di Giselle. Un avvenimento per la Città, ma il seme di un legame di amicizia indelebile. Carla e suo marito Beppe, non hanno mai dimenticato che grazie ai contratti per quelle due serate era potuta nascere la compagnia Fracci-Menegatti che avrebbe portato da quel momento la grande danza su tutti i palcoscenici del mondo e non solo nella ristretta cerchia del grandi teatri, come era stato fino a quel giorno.
Carla, che ha non solo innovato, ma letteralmente reinventato l’interpretazione dei personaggi della danza, è stata certamente una grandissima ballerina, ma -lasciatemelo dire- una straordinaria interprete. Il suo viso, con le espressioni più diverse e variegate, che solo lei aveva e sapeva trasmettere, era straordinariamente comunicativo.
In questo ha avuto certamente il suo peso il marito, il regista Beppe Menegatti, allievo tra i migliori di Luchino Visconti, che per amore di Carla ha lasciato tutto e si è dedicato esclusivamente agli spettacoli di Carla.
Inutile ripercorrere la sua straordinaria carriera, elencare i suoi innumerevoli successi, Lo scriveranno tutti, oggi. Per mio conto voglio solo rendere omaggio ad una straordinaria Amica, che mi mancherà tanto.
Al figlio Francesco ed al caro Beppe Menegatti le mie più sentite condoglianze. Addio Carla.
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