Ma gli italiani all’estero…..

In ogni stato c’è campanilismo, ma in alcuni momenti è davvero un grosso problema…..

Maria Catalano Fiore

Da qualche di tempo amici o parenti all’estero denunciano un po’ di vessazioni. Ci sono sempre state discriminazioni nei confronti degli italiani all’estero, ma forse in questo periodo in cui tanto si parla di accoglienza, di razze multietniche sembra molto anacronistico, oltre che inquietante.

Eppure i segnali d’allarme ci sono da tempo….

Che gli eredi al trono Inglese, ieri sera, a fine partita avessero una faccia da venerdì Santo pazienza…..

Che venga fischiato il nostro inno nazionale è becero.

Che un giocatore inglese faccia in pubblico quell’assurdo gesto antisportivo di togliersi la medaglia un attimo dopo averla ricevuta con evidente smorfia di disdegno, sarebbe da sanzione Uefa. Un assurdo, ed inqualificabile, gesto antisportivo.

Ma c’è una situazione negli Stati Uniti d’America veramente inquietante: una quindicina di giorni fa mi accennava qualcosa un cugino di mio marito, cittadino americano di seconda generazione, un soccorritore-eroe delle torri gemelle, premiato per questo dallo Stato Americano (tra l’altro si è beccato anche una forma tumorale da cui per fortuna ora è fuori), generalmente tutti gli anni, nel periodo estivo, viene in Italia per ritrovarsi con una sorella e dei nipoti che ha qui. Ma quest’anno non potrà venire, gli è stato vivamente sconsigliato.

Non ci ho fatto caso, poi ancora una telefonata da un altro cugino che vive in Texas (mio marito è figlio unico, ma ha una marea di cugini e procugini residenti in America o in Toscana) ancora un: “Quest’anno meglio non vederci…”.

Mi sono incuriosita, ok c’è una Pandemia mondiale, ma lo scorso anno i collegamenti con gli Usa non si sono interrotti...poi ho letto un articolo sul settimanale “Panorama” in edicola il 7 luglio, a firma di Davide Mamone: “Con Biden gli italiani in America diventano immigrati “non graditi”.

Possibile? Sono stati gli Italiani a scoprire il continente americano, i nostri avi, bisnonni, nonni ed anche genitori immigrati, lo hanno reso un paese ricco e potente; hanno costruito ferrovie, ponti, scuole ed interi quartieri o città. Sono stati trattati da schiavi ma, con i proventi del loro lavoro, sono riusciti a far superare all’Italia momenti di grossi problemi economici. Tanti sono dovuti partire nelle grandi migrazioni del 1860, del primo e secondo dopoguerra, della crisi degli anni 50 ecc…. Alcuni sono tornati in patria, altri si sono stabiliti negli Usa, hanno prosperato, generato figli e nipoti, occupano anche posizioni di prestigio, ma anche se sono nati in America, sono italiani di seconda o di terza generazione, sono da sempre bollati come “Immigrati”.

Sono milioni gli italo-americani residenti e lavoranti negli Usa; 270.000 gli italiani residenti negli States per lavoro. Lavorano e pagano regolarmente le tasse negli Usa. La maggior parte di loro è in possesso della regolamentare “Travel ban” necessaria per varie tipologie di lavoro, ma l’amministrazione di Joe Biden da mesi non rilascia più visti di rientro con la motivazione della pandemia. Intanto i turisti americani sono accolti in Europa a braccia aperte….

Ma cosa può fare un italo americano a cui è venuta voglia di ritrovare i suoi luoghi d’origine o qualche parente? Poco e niente, se esce può farlo tranquillamente, ma non avrà mai un visto di rientro. Ci sono persone in attesa dalla scorsa estate, i loro beni in “stand by” in attesa….

Gente anche di seconda e terza generazione di italo americani che vive qui, parcheggiata, senza un lavoro e senza poter attingere alle proprie risorse, altro che “parenti americani!”. Biden lo ha decretato, la Farnesina non ha voce in capitolo o si disinteressa di chi cittadino ha visti di lavoro, meno che mai dei figli o nipoti di immigrati.

Una sessantina di persone: artisti, imprenditori, investitori, studenti, giornalisti, anche uomini d’affari e piccoli imprenditori che danno lavoro agli americani stessi, hanno denunciato questo stallo all’agenzia federale americana che si occupa di immigrazione, circa qualche migliaio le persone coinvolte.

Riuscire a “tornare a casa” ogni tanto dovrebbe essere una questione di rispetto. Famiglie separate….. Gli italo-americani poi, si sentono denigrati anche dal fatto che gli abitanti del Sud America, dove il livello di pandemia è sempre altissimo, possono entrare ed uscire liberamente. Pensiamo solo a quanti messicani entrano legalmente o illegalmente negli Usa…

Anche la Statua della Libertà pare arrendersi…in stallo

Una situazione di stallo a cui i referenti non sanno rispondere: Joe Biden usa il pugno duro con gli immigrati italiani, la sua vice Kamala Harris favorisce i migranti del centro America…. Lo Stato italiano…..?

Possiamo solo aspettare…..

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