Tunisia: il presidente Saied sospende il parlamento e licenzia il primo ministro

E’ l’epilogo dei contrasti tra Presidente e Primo ministro, dopo le proteste del popolo contro il governo.

La redazione

La decisione del Presidente della Tunisia Kais Saied di sospendere il parlamento e di licenziare il primo ministro Hichem Mechichi, avviene in tarda serata dopo una giornata di proteste popolari contro il sistema politico tunisino. 

Una riunione d’emergenza è stata tenuta a Cartagine tra il Presidente Saied ed i vertici della polizia e dell’esercito. Alla fine l’annunzio della decisione assunta in base all’articolo 80 della costituzione tunisina.

All’annuncio molti cittadini si sono riversati per strada suonando i clacson delle auto in segno di giubilo e soddisfazione per la decisione assunta.

Sono gli stessi che nella mattinata di ieri, in cui ricorreva il 64mo anniversario della proclamazione della Repubblica tunisina, avevano manifestato contro governo e parlamento. A Tunisi centinaia di manifestanti davanti al parlamento, gridavano slogan contro il partito islamico Ennahdha e il premier Hichem Mechichi. Analoghe manifestazioni a Gafsa, Kairouan, Monastir, Sousse e Tozeur.

Saied ha chiarito che assumerà il potere esecutivo “con l’aiuto” di un governo guidato da un nuovo primo ministro nominato da lui stesso. Il presidente ha anche annunciato che sarà revocata l’immunità ai deputati.

C’é timore di guerra civile in Tunisia. Il presidente del parlamento Rached Ghannouchi, anche leader del partito islamico Ennhadha, dopo la decisione di Saied ha annunciato che “le istituzioni sono ancora al loro posto, i sostenitori di Ennhahda e il popolo tunisino difenderanno la rivoluzione”.

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