“Le conformità del peccato” di Roberto Capriuolo

Roberto Capriuolo “La Conformità del peccato” in esposizione, nell’ambito della Bibart di Bari. Un piccione pare gradire e completa tranquillamente l’installazione.

La redazione

Opera realizzata in acciaio Cor-ten con l’apporto e la sponsorizzazione della ELFIM S.r.l. di Gravina in Puglia

Attualmente visibile, nel contesto della Bibart – Biennale Internazionale di Bari e area metropolitana presso la Vallisa cultura. (12 luglio – 9 agosto 2021)

recensione: Maria Catalano Fiore.

Che Roberto Capriuolo sia un artista poliedrico, ormai è noto… Un artista che agisce in tre fasi: nella prima pensa e progetta, butta giù uno schizzo; nella seconda elabora i contenuti, si documenta, nella terza fase passa alla realizzazione ed alla sperimentazione di materiali che adatta, utilizza e modifica sino a raggiungere il pieno risultato.

Una domanda è apparsa nella mente di Roberto e si è concretizzata in questa sua espressione artistica: quale è stato e quale è attualmente il “Concetto di Morale” e se nella società attuale ha ancora un valore, soprattutto per l’anima.

MORALE – Nel vocabolario Treccani, alla voce morale troviamo: MORALE (dal latino moralis, der di mos moris “costume”), Come scrive Marco Tullio Cicerone (106-43 a.C): concezione, comportamento dell’uomo nella scelta e attuazione responsabile del bene e del male. Cioè il vivere pratico, in quanto comporta una scelta consapevole tra azioni ugualmente possibili, ma alle quali si può attribuire un valore diverso o opposto. Insieme di consuetudini e di norme riconosciute come regole di comportamento da una persona, un gruppo, una società, una cultura. La morale può essere: civile, politica, sociale, professionale, filosofica, evangelica ecc… Si devono adeguare i propri rapporti (morali) alle esigenze della società.

“La Conformità del Peccato” prima fase di realizzazione, dopo numerosi abbozzi e progetti.

Roberto parte dal presupposto che un individuo nasce e muore così come ogni essere vivente e che per leggi primordiali l’uomo nasce come un individuo animale dotato di ragione, ma il concetto di moralità nasce perché? Nasce perché nel momento in cui la ragione ci porta ad un traguardo di compiacimento avverte rimorso nel perseverare in tale piacere. Nasce così quel concetto di “Morale” che si consolida con la diffusione del cristianesimo, ma che esisteva, comunque, anche quando si veneravano idoli o altri Dei. Nasciamo e cresciamo influenzati da dottrine che ci inducono a credere in qualcosa di supremo che sia al di sopra della ragione di ogni essere vivente, legati a tradizioni scritte ma non di facile comprensione.

Secondo Roberto la conformità del peccato ha una sola legge, quella dell’individualismo per cui l’uomo ama se stesso prima degli altri, ed è incurante delle leggi dettate nei secoli come forma di ribellione all’integrità morale. Quindi Roberto si espone dicendo che il concetto di “Conformità del peccato” appartiene puramente ad un animale dotato di pensiero ed è come una medaglia a due facce, una del piacere e l’altra della morale che si sgretola nella ragione che ama il SUO PECCATO.

Roberto Capriuolo: “La conformità del peccato” Statua in acciaio Cor-ten, ottone e foglia oro. H.200 cm. L.130 x 100

Ed ecco che arriva a trasmettere ad un materiale questa sua tesi, già approfondita e ragionata. Nasce una “Statua”. Una Statua perché nasce e viene fusa e trattata; non “Scultura” che significa tirar fuori da un materiale, da un blocco….Nello specifico della statua la scelta, ed ispirazione è nell’acciaio Cor-ten rende al meglio, con la sua ruggine, il senso del peccato che ti racchiude e ti SOFFOCA NELLA SUA BELLEZZA. L’acciaio Cor-ten, brevettato negli USA nel 1933, fa parte della categoria degli acciai basso legati definiti patinabili. Spesso viene utilizzato per sculture esterne per la sua elevata resistenza alla corrosione e l’elevata resistenza meccanica.

Una Statua Bifronte, da un lato una donna, in posizione ascetica, guarnita di turbante e monili. Dall’altra, l’interno del suo corpo, frastagliato…., non è un “Retro” solo una diversa visuale.

Roberto Capriuolo: “La conformità del peccato” Retro della Statua con i suoi particolari

l’ASTA IN OTTONE che trapassa la Statua, rimanda alla ricerca dell’equilibrio della morale sull’uomo, un equilibrio inossidabile come l’ottone, ottenuto da una lega di rame e zinco, resistente anche agli agenti atmosferici.

Il suo CUORE è DI LEGNO perché i peccatori venivano esposti alla pubblica vergona su travi in legno ed appare suddiviso in due, spaccato tra il bene e il male. Dante stesso nelle sue simbologie indica: “I di sù…tien come anima trista come pal commessa”.

Roberto Capriuolo: “La Conformità del peccato” Corvo che completa la Statua centrale.

Il SANGUE che vi scorre al centro simboleggia la morale e L’ARTERIA, realizzati entrambi in foglia oro, il tentativo di raggiungere il divino. Completa la composizione, infine, il CORVO, (reso in quest’opera estremamente bello e lavorato nella sua apertura alare) è classificato tra gli animali più intelligenti, è un vero simbolo che riesce ad osservare l’anima umana ed a tutelarla oltre l’aspetto terrestre. In alcune culture europee il Corvo è visto come il maligno, un diavolo in carne e….piume. In Svezia addirittura i corvi sono considerati come la reincarnazione di individui assassinati che non hanno ricevuto la giusta sepoltura.

Questo elemento – corvo è senza dubbio il giusto corollario alla Statua e dell’esplicazione del suo contenuto.

Sicuramente Roberto ci riserva altre sorprese, la sua mente fervida e le sue mani sono sempre in moto…..

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