Hotel Antico Pastificio Sarubbi
Il nostro premio procede, subito dopo ferragosto sapremo come e quando ci sarà la premiazione ed altro. Nel frattempo vi presento alcuni dei partner che ci stanno affiancando nella crescita e spero proseguano con noi questo percorso.
Maria Catalano Fiore
“Un albergo non è solo un posto per dormire è un luogo da vivere: un battesimo, un compleanno, i vostri 18 anni? Il vostro D Day? O perché non soltanto una cena in famiglia o tra amici? Vivilo!”
L’Hotel Antico Pastificio Sarubbi è una realtà lucana di prestigio. Un riuscito connubio tra l’antico ed il nuovo: antico per locazione e per le strutture pregresse, nuovo perché, come vedremo, nasce attraverso due recuperi storico conservativi e paesaggistici sostanziali.
La Terra di Lucania bisogna conoscerla, visitarla, la Regione dalla densità abitativa più bassa della nostra nazione, ricca di boschi, fiumi e laghi e paesi di confino, contraddizioni, leggende infinite. La Terra che custodisce nel suo ventre grandissime quantità di greggio, ma anche dove i collegamenti pubblici sono i più evanescenti.…spostarsi da Maratea a Policoro, dall’uno all’altro mare, non troppo lontani, a volte può richiedere una giornata. Vale però la pena di conoscerla, girare, soffermarsi, meravigliarsi, poi, per i suoi abitati, apparentemente duri, e per la loro accoglienza, anche nel chiedere indicazioni o un semplice bicchier d’acqua. La Lucania (non Basilicata, ma Lucania, terra di antichi e fieri popoli) non è fatta solo di Matera o di altri centri. La Lucania è composta da ben 131 comuni, dei veri gioielli, scrigni di storia, arte e leggende.
Un po’ più in la di Matera sorge il comune di Stigliano, circa 4000 abitanti, dalle antiche origini lucane, poi greche, poi via via….sino alla dominazione degli Svevi e nel 1289 con Carlo II d’Angiò che affida l’abitato e l’agro di Stigliano alla potentissima famiglia Napoletana dei Carafa. I Carafa sono una nobile ed antica famiglia di origine bizantina trapiantata a Napoli, discendente dall’ancor più potente famiglia Caracciolo. I Carafa hanno innumerevoli feudi e privilegi, e un contorto albero genealogico, sino a raggiungere l’apice della potenza con l’elezione al soglio pontificio di Gian Pietro Carafa, Papa Paolo IV. Antonio Carafa, terzo principe di Stigliano, uomo e matematico estremamente colto, è considerato un eroe della Battaglia di Lepanto il 7 ottobre del 1571, grande scontro tra le truppe mussulmane dell’impero ottomano e quelle cristiane federate nella Lega Santa. Donn’Anna sua figlia ed erede, consorte del Vicerè duca di Medina Las Torres, trasmette in dote nel 1556 tutta la proprietà, compresa Stigliano, alla famiglia spagnola dei Duchi di Medina che fa di Stigliano il capoluogo assoluto della Basilicata.
Donn’Anna è ricordata soprattutto per lo splendido palazzo che fece edificare a Mergellina, Napoli, che ancora ne serba il nome e i preziosi alloggi.
Nel 1806 con l’abolizione dei privilegi feudali Stigliano passa sotto l’amministrazione diretta del Regno di Napoli, poi delle Due Sicilie.
Nel 1861 subisce, come tutte le terre del sud e lucane, in particolare, le lotte tra i “Briganti” e i predatori Sabaudi cercando di ostacolare il Genocidio delle Genti del Sud. Dopo la battaglia di “Acinello” i Generali Carmine Crocco e Josè Borjes si installarono in Stigliano, poi la storia, purtroppo, ha subito il suo drammatico corso.
Con i Sabaudi Stigliano va in un opportuno dimenticatoio. Negli anni del ventennio il paese, così decentrato, diventa uno dei centri lucani dove furono “Confinati” i dissidenti del regime.
Stigliano si trova a quasi 1000 metri di altezza, ed è il comune più alto della provincia di Matera e come tale è sede della “Comunità Montana Collina Materana”. Comuni confinanti sono Accettura, Aliano, Cirigliano, Craco, Gorgoglione, Montalbano Jonico, San Mauro Forte, Sant’Arcangelo, Tursi.
L’economia del centro è ancora oggi, e per nostra fortuna, incentrata sulla coltivazione del grano e sulla produzione della Pasta e della “Farina del mulino”, due ottimi “prodotti di nicchia” venduti in tutta la regione e oltre. Ancora rinomata è l’avanzata funzione svolta dal noto “Pastificio Sarubbi”, che esportava i suoi prodotti addirittura in America. Ormai dismesso è stato recuperato e trasformato nell’attuale Hotel a 4 stelle.
La Storia del “Pastificio Sarubbi” inizia nel 1874, un sogno realizzato, grazie alla volontà caparbia di Giovanni Sarubbi, nato a Stigliano nel 1832, alla qualità del grano, Senatore Capelli (una antica qualità di grano duro diffusa principalmente nel sud Italia) ed alle acque delle montagne materane, oltre al lento processo naturale di essiccazione che fornisce un prodotto di alta qualità continuando ad esportare, cosi come dai primi dl 900, anche in America. Ad inizio 900 sono tre i Fratelli Sarubbi che mandano avanti l’azienda: Giuseppe, Felice e Vincenzo.
Giuseppe decide di ingrandire: L’Antico Pastificio Sarubbi, opificio industriale viene riprogettato nel 1950 da architetti vicini ad Adriano Olivetti, diventa il simbolo di Stigliano durante il boom economico. Nel 1972, cominciano i primi dissapori famigliari, soprattutto a causa della morte di Giuseppe nell’ottobre del 1971.
La tradizione pastaia continua a vivere in tutta Stigliano, altre ditte di nicchia sorgono, il grande opificio viene dismesso, ma questa bella struttura non può finire così: recuperato come Hotel a 4 Stelle (Premio Internazionale Ischia di Architettura 2010) diventa un vero monumento dell’Archeologia industriale Lucana. Dell’antica fabbrica rimangono intatti i prospetti esterni; la pesa, riusata per la raccolta di acque piovane destinate all’irrigazione del giardino; la facciata 800esca del Mulino preesistente; una macchina di trafila per la produzione della semola; un vecchio granaio.
Dal Giardino circostante un’ampia vista panoramica sull’antica difesa feudale “La Foresta”. La sua posizione, poi, lungo la strada provinciale SP 103, dista solo 30 km dal “Parco Regionale Gallipoli Cognato” e dalle Dolomiti lucane.
I due fratelli Sarubbi, Antonio e Francesco, riprendono l’antico marchio e nonostante i freni della Pandemia, in onore dei propri antenati il 26 ottobre 2020 rifondano la società “Fratelli Sarubbi”, riprendendo la tradizione dei pastai napoletani ed aprendosi al mercato estero.
Comunque, indipendentemente dall’attività del Pastificio, l’Hotel Sarubbi ha una vita propria, offre accoglienza, offre camere arredate con gusto e contraddistinte da colori, offre veri momenti di relax e possibilità di vita all’aperto o di visitare luoghi realmente singolari.
Ospita anche Meeting e Congressi nel suo splendido scenario ed accoglienza.
La zona pranzo: “La Cantina del pastaio”, arredata con elementi artigianali in rame e legno segna un indubbio legame tra passato e presente vissuto sul luogo. La sua Storia rivive con voi. Il menù è notevolmente variegato tra carne e pesce, tra prodotti tradizionali locali e contaminazioni gourmet….a voi la vasta scelta.
L’Hotel Antico Pastificio Sarubbi, vi attende, e se volete, provate se, per caso c’è disponibilità ancora per Ferragosto: questo il Menù
Cordialità, accoglienza e cortesia al primo posto all’insegna della buona tavola!
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