La poesia e la cultura salveranno il mondo

Con “Elettroshock” – Recital per Alda Merini, si è conclusa la dodicesima edizione di Libri nel Borgo Antico

Cinzia Montedoro

Mi hanno sempre giudicata come “strana” o “diversa”, ma la sai una cosa? Mi è sempre piaciuto da morire; non sopporterei essere vista come il resto del mondo“. 

Alda Merini

Cercare la poesia ovunque, nell’amore, nelle anime sole, nei sogni, nella disperazione, nei ricordi… e trovarla! Nonostante i silenzi, i pensieri incastrati nelle mura di un manicomio, lo spirito che non ha mai mani legate, trova sempre  una via di fuga e con amore può diventare poesia. 

Un racconto di vita, un viaggio artistico che unisce la cultura in tutte le sue forme più belle, dall’arte poetica alla musica, dalle immagini alle parole, un abbraccio sentito quello regalato al pubblico che numeroso ha accolto lunedì 30 agosto presso l’ Opera Don Uva, sul sagrato della Basilica di San Giuseppe, a conclusione del festival letterario nazionale “Libri nel Borgo Antico”, il concerto di Antonella Ruggiero intitolato “Elettroshock” – Recital per Alda Merini – con Cosimo Damiano Damato, voce narrante, e Roberto Olzer al pianoforte. 

I dialoghi vengono scanditi da immagini e dalla musica: brani eseguiti dal vivo da Antonella Ruggiero e dal pianista Roberto Olzer, essa  si fonde mirabilmente nelle parole di Damato con versioni inedite di “Ti sento” attingendo dal repertorio con i Matia Bazar, “Amore lontanissimo”, “Controvento”, “Per un’ora d’amore” solo per citarne alcuni. 

La voce della Ruggiero ammalia e coinvolge, sentimenti contrastanti si aggrovigliano nelle emozioni sentite nella donna ferita qual è stata la Merini, in molti non hanno compreso la sua arte, in molti l’hanno giudicata, e in molti oggi rimpiangono la sua voce, i suoi pensieri che finalmente sono liberi come il suo spirito, perché la poesia come la musica e l’arte, sono l’unica bellezza che può  unire ma anche abbattere muri. 

Quando senti qualcosa che ti fa vibrare il cuore, non domandarti mai cosa sia ma vivilo sino in fondo, perché quel brivido, quella sensazione si chiama Vita” 

Alda Merini 

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