Tensione in maggioranza sul green pass

L’assenza in aula di due terzi dei leghisti è solo la punta dell’iceberg

La redazione

La decisione di Mario Draghi di procedere verso l’estensione del green pass, sia pure per step, crea tensione nella maggioranza di governo.

La Lega dopo aver appoggiato e votato a favore degli emendamenti presentati da Fratelli d’Italia al momento del voto ha votato sì con la maggioranza ma i deputati leghisti presenti erano solo un terzo. Una numerosa assenza intesa a rimarcare l’ostilità ai provvedimenti governativi in materia.

Dalla sinistra si sottolinea l’incoerenza di un partito che nel Cdm vota compatto con la maggioranza ed in Parlamento si comporta in maniera opposta.

La decisione del governo di estendere progressivamente il green pass arriva a via Bellerio come una doccia fredda. Salvini, vincente in questo primo round, avendo imposto al governo una estensione assai limitata, ora si ritrova davanti il problema nella sua interezza come se nulla fosse accaduto.

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, rincara la dose: ” Non abbiamo paura di dire che l’obbligo (ndr. vaccinale) è una opzione in campo”, Idea che a Salvini fa rizzare i capelli in testa, anche se alcuni sondaggi recenti affermano che il 70% degli elettori della Lega sono favorevoli all’obbligo, così come il 77% degli italiani. Tanto che il Segretario del Pd, Enrico Letta: ” Il governo ascolti la grande maggioranza del Paese che vuole ripartire e estende il Green pass nel pubblico e nel privato”.

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