Le nonne italiane al top!
Le nonne italiane hanno raggiunto un grande successo mondiale, con i consigli di cucina in questi mesi di pandemia. Evidentemente si sono riscoperti vecchi gusti e valori e che le nonne non sono ancora da archiviare.
Nonna Camilla
Le foto, purtroppo sono state estrapolate da varie pubblicazioni, sorry.
Casualmente, sfogliando delle riviste e, l’altro giorno, un quotidiano, sono stata colpita da un titolo a tutta pagina,”Le nonne Italiane più famose nel mondo”. Caspita! Ovviamente mi sono incuriosita, sono una nonna, vero, ma mi piace ancora leggere e tenermi informata, e poi, le attuali nonne hanno una fascia di età dai 60 ai 90 anni, ma non sono certo jurassiche, si muovono, guidano, conducono una vita attiva sino a che possibile.
Praticamente sono oltre 200, da Trapani al Trentino, che hanno siti, anche all’estero, che gestiscono loro e nei quali insegnano, via Internet, come impastare il pane, fare una sfoglia, preparare ravioli e maccheroni. Senza contare le massaie che come me, dispensano ricette tradizionali. Tutte, o quasi, in questo periodo hanno ottenuto un enorme successo. A cosa si deve? La formula è semplicissima, niente cucine iper-tecnologiche, cuochi stellati, solo donne che da una una vita preparano da mangiare alle loro famiglie, con amore e con quello che è disponibile. I video sono semplici, girati spontaneamente, almeno così sembra, nelle loro cucine. Cucine con credenze zeppe di foto di famiglia, pentole provate da decenni di cotture lente, attrezzi del mestiere e cucchiai consunti, ma pulitissimi ed estremamente efficaci. E’ questa autenticità che ha reso celebri le nonne ribattezzate le Pasta Grannies , letteralmente le nonne della pasta. I loro video, solo in Inghilterra contano 13 milioni di visualizzazioni su youtube e quasimezzo milione d’iscritti al canale.
Questo progetto delle Pasta Grannies è nato 5 anni fa dalla passione per il cibo italiano dell’ideatrice, la 60enne, inglese, Vicky Bennison che già scriveva di cucina internazionale viaggiando per tutta Europa. Aveva bisogno di una idea nuova ed ha pensato che “niente è più buono della cucina della propria nonna”. Però raramente, per motivi vari, queste ricette venivano tramandate alle proprie figlie o nipoti. Fare la pasta a mano, in passato era una necessità, non un vezzo, ma chi la fa ancora? Questo periodo poi, di reclusione forzata, ha messo a stretto contatto le generazioni, le ha incuriosite proprio nel fare pasta e torte. Questa terapia ha funzionato da vero e proprio calmante, ha incrementato ulteriormente le visualizzazione e fatto calare vistosamente la vendita di cibi precotti.
Nonne piene di grinta, che nella vita hanno fatto di tutto ed ancora si rimettono in gioco. La media, oltre 90 anni, e sono capitanate dalla più anziana nonna Letizia, di ben 101 anni, che difronte alle telecamere, in modo spigliato ha preparato dei taglierini con purè di fave e finocchietto selvatico.
E fra le grintose nonnette spunta anche qualche Gran pa che si cimenta abilmente nel creare paste ed altro. Tutto a riprova di quanto afferma Vicky Bennison :”La pasta è un linguaggio universale ed un amore, altrettanto universale“.
Ed è proprio nonna Letizia, ad essere felice quando vede i suoi pronipoti di 26 e 24 anni che cucinano disinvoltamente, finalmente non acquistando o consumando piatti precotti. Tanta salute e vitalità a nonna Letizia. Mi auguro di seguirla almeno per un po’. La vostra Nonna Camilla.