Riace: condanna per l’ex sindaco a 13 anni e 2 mesi
Domenico Lucano: “Vicenda inaudita, mi aspettavo un’assoluziome”.
La redazione
Ci sono voluti quattro giorni in camera di consiglio al Trbunale di Locri per stabilire, nel processo “Xenia” che vedeva imputato l’ex sindaco Di Riace, Domenico (detto Minno) Lucano, la colpevolezza dell’imputato e condannarlo alla pena di 13 anni e 2 mesi di reclusione.
Le indagini del processo “Xenia”, condotte dalla Procura di Locri e affidate alla Guardia di Finanza, hanno condotto all’imputazione di Mimmo Lucano per associazione per delinquere, abuso d’ufficio, truffa, concussione, peculato, turbativa d’asta, falsità ideologica e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
L’accusa aveva chiesto una condanna a 7 anni ed 11 mesi, quasi raddoppiati dal Tribunale presieduto da Fulvio Accurso.
“Questa é una vicenda inaudita. Sarò macchiato per sempre per colpe che non ho commesso. Mi aspettavo un’assoluzione“, questo il commento di Mimmo Lucano, che ha aggiunto: “Grazie, comunque, lo stessoai miei avvocati per il lavoro che hanno svolto. Io, tra l’altro, non avrei avuto modo di pagare altri legali, non avendo disponibilità economica“.
E secondo i suoi legali, avvocati Giuliano Pisapia ed Andrea Daqua, che hanno annunciato ricorso in appello: “Una sentenza lunare e una condanna esorbitante che contrastano totalmente con le evidenze processuali”.
Lucano è stato altresì condannato alla restituzione di mezzo milione di euro di contributi ricevuti dal governo.
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