Mattarella a Foggia per inaugurare l’anno accademico
Il Capo dello Stato all’Università di Foggia per l’inaugurazione dell’anno accademico 2021-22
La redazione
Foggia, 25/10/2021
Rinnovo il saluto al Magnifico Rettore e il ringraziamento per l’invito a essere presente alla cerimonia di apertura di questo anno accademico.
Rivolgo un saluto di grande cordialità a tutti i presenti, al Presidente della Regione, al Commissario al Comune e, attraverso di lei, a tutti i cittadini di Foggia, e alle autorità presenti.
Un saluto particolarmente intenso e forte alle studentesse e agli studenti, al personale amministrativo e tecnico di questo Ateneo e al Corpo accademico.
Un saluto ai Rettori di altri atenei presenti.
Sono molto lieto di essere qui e desidero ringraziarvi per le espressioni così cortesi nei miei confronti, per l’accoglienza così cortese.
Il Magnifico Rettore, con la sua relazione, ha illustrato con grande chiarezza l’attività di questo Ateneo, per la quale desidero esprimere un grande apprezzamento.
A distanza di poco più di trent’anni dalle prime lezioni svolte qui a Foggia, a distanza di poco più di vent’anni dalla piena autonomia dell’Ateneo foggiano, il Rettore ha sottolineato lo sviluppo, l’evoluzione – ampiamente positiva – che l’Ateneo ha conseguito. Ha illustrato l’accrescimento dell’offerta formativa, l’innalzamento della partecipazione degli iscritti all’Ateneo e dei laureati che l’Ateneo ha consegnato alla società. Ha presentato gli apprezzamenti che l’Ateneo ha registrato e registra per la sua attività.
In questo modo l’Università di Foggia fornisce una risposta concreta, adeguata, al diritto allo studio che, come è stato posto in evidenza poc’anzi, è espressione di libertà e di eguaglianza.
Ringrazio molto il Rettore per l’opera dell’Ateneo.
Vorrei sottolineare che tutti gli interventi di questa mattina, che abbiamo poc’anzi ascoltato, hanno posto in rilievo il collegamento intenso, stretto, molto forte, che vi è tra questa Università e il suo territorio. Un collegamento che è emerso da tutti gli interventi.
Prima di entrare in questa Aula Magna, ho avuto la possibilità di avere illustrata la felice attività che la biblioteca svolge per l’infanzia: è un ruolo di particolare importanza perché l’Università è un presidio di cultura; è un presidio di senso della convivenza; è un presidio di senso di rispetto degli altri, di senso della comunità. Tutto questo è di grande importanza ovunque.
E in questo territorio di grandi tradizioni, con grandi opportunità e risorse – che richiede un impegno particolarmente intenso, di sostegno, da parte delle istituzioni – anche nazionali – l’Ateneo è un presidio che esprime la volontà di crescita della popolazione di Foggia.
È stato richiamato il tema del contrasto alla criminalità organizzata. Anche in questo vi è un ruolo importante dell’Ateneo.
Vedete, l’impegno di contrasto alla criminalità organizzata, l’impegno per sconfiggerla, per eliminarne la presenza, richiede diversi elementi.
Accanto all’elemento, prezioso e indispensabile, dell’attività di prevenzione e repressione affidata alla magistratura e alle Forze dell’ordine, accanto all’esigenza di pubbliche amministrazioni trasparenti ed efficienti, veloci nel fornire risposte alle esigenze dei cittadini, accanto alla necessità, primaria, di un’economia che cresce e di una crescita di posti di lavoro, di occupazione per rendere il tessuto sociale più forte, più solido e più resistente, vi è un’azione fondamentalmente indispensabile, che è quella della formazione delle coscienze, che in tutto il nostro Paese è necessaria, avvertita come indispensabile.
Ne abbiamo ovunque bisogno, e tutte le strutture, le realtà, le agenzie, i luoghi di formazione sono chiamati a far sviluppare questo senso della convivenza, della comunità, del rispetto degli altri, della legalità.
E, sul fronte del contrasto alla criminalità organizzata, questo quarto elemento – della formazione delle coscienze – è particolarmente decisivo. Ed è uno degli elementi cui concorre l’insegnamento universitario, il clima universitario, la comunità universitaria che, come presidio di cultura, è ovunque un elemento di sostegno della comunità nazionale, delle comunità locali, dei territori, del senso di libertà, di pienezza di prospettive per chiunque, di uguaglianza.
Il rappresentante degli studenti poc’anzi ha parlato di sogno. La realtà – come lo studente ha indicato – realizza i sogni, realizza gli obiettivi, realizza i traguardi che si prefigge se questi vengono interpretati, vissuti, assunti su di sé dai cittadini, dalle persone; dalle istituzioni anzitutto, naturalmente.
Quell’esortazione, quella sollecitazione che ha fatto il rappresentante degli studenti, Bruno, nel chiedere ai giovani di impegnarsi, di non tirarsi indietro – mi pare che abbia detto – di accettare il rischio, di mettersi in gioco, è in realtà l’orizzonte che tutto il nostro Paese si pone come obiettivo, di cui tutto il nostro Paese ha bisogno.
La giovane generazione che cresce consente al nostro Paese di sperare in una crescita costante, nell’innovazione, nel senso di responsabilità, nel senso di eguaglianza, nel senso di libertà praticata e realmente vissuta.
Tutto il nostro Paese è in un momento di rilancio, di esigenza di ripresa di rilancio, di nuova definizione del suo modo di essere.
In questo ambito, Foggia e il suo territorio si collocano in maniera perfettamente coerente.
C’è bisogno di un rilancio, di garantire ai giovani una prospettiva di vita, di realizzazione personale, di uguaglianza, di libertà. E in questo territorio, come ovunque, le Università sono un punto decisivo.
Per questo rivolgo un apprezzamento all’Ateneo, molti auguri per la sua attività, e, nel ringraziamento che rinnovo ancora per tutti gli atenei d’Italia, gli auguri per questo anno accademico.
Buon anno accademico agli studenti, ai docenti e al personale.