Rudy Guede torna libero

Accolta la richiesta di rilascio anticipato

La redazione

Si sapeva che il difensore dell’ivoriano Rudy Guede, in carcere per l’omicidio di Meredith Kercher, aveva presentato al giudice di sorveglianza istanza affinchè il suo assistito potesse ottenere la liberazione anticipata.

E lo sconto di pena è stato concesso per cui Guede è tornato libero dopo aver scontato quattordici dei sedici anni a cui era stato condannato. Attualmente è affidato ai servizi sociali.

L’avvocato di Guede, Fabrizio Ballarini: “Rudy è stato scarcerato per fine pena. Il magistrato di Sorveglianza di Viterbo gli ha concesso la liberazione anticipata in base all’articolo 54 dell’ordinamento penitenziario e l’ufficio esecuzione ha emesso l’ordine di scarcerazione”.

Per Guede il fine pena era previsto il 4 gennaio del 2022 ma per ordine del magistrato di Sorveglianza è stato anticipato al 20 novembre. Dunque, subito libero.

Il professor Amanda Knox sono stati coinvolti nella vicenda del Centro studi criminologici di Viterbo che ha seguito Guede nel suo percorso detentivo: “Purtroppo sono molte le emittenti e le testate che chiedono di intervistare Rudy. Dico purtroppo perché Rudy non è una star e dopo 14 anni vorrebbe essere dimenticato, Su ogni storia prima o poi dovrebbe calare il sipario. Rudy la mattina alle 8 prende servizio come volontario alla mensa della Caritas e il pomeriggio lavora nella biblioteca del nostro centro studi per mantenersi. Non c’è più altro da aggiungere a questa storia eccetto il fatto che la vita di una giovane ragazza inglese è stata stroncata e dalla sua famiglia abbiamo potuto imparare la grande dignità e il valore del silenzio. Anche per questo oggi Rudy vorrebbe continuare a adoperarsi per il prossimo, lavorare e soprattutto rimanere in silenzio“.

Raffaele Sollecito, che con Amanda Knox fu coinvolto nella vicenda, mentre entrambi furono definitivamente scagionati dalla Cassazione,  ha così commentato: “Non discuto sulla pena perché la condanna era quella, e tutti rispettiamo la legge. Resta l’amarezza soprattutto per me, che tramite le sue bugie stavo rischiando di scontare una pena per un qualcosa che non mi sono mai sognato nemmeno di pensare“.

Per commenti, precisazioni ed interventi potete utilizzare il “Lascia un commento” a piè dell’articolo, o scrivere alle e-mail  info@lavocenews.it della redazione o direttore@lavocenews.it, per seguirci su Facebook potete mettere cortesemente il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivervi al gruppo  lavocenews.it grazie.