Ferrero ha lasciato la presidenza della Sampdoria

Dopo gli arresti per bancarotta ed il trasferimento al carcere di Milano

La redazione

Dell’arresto di Ferrero abbiamo scritto ieri precisando anche che il Club della Sampdoria che Massimo Ferrero presiedeva risultava completamente estraneo alle ragioni dell’arresto ed alle varie imputazioni a carico dell’imprenditore.

Novità emergono pagine dell’ordinanza cautelare, firmata dal gip del tribunale di Paola, che sottolinea la “modalità criminosa” degli indagati. Insieme a Ferrero sono indagati la figlia Vanessa, il nipote Giorgio ed altre tre persone.

Oggi si apprende che è indagata anche la ex moglie Lura Sini, per la quale il Pubblico Ministero aveva chiesto gli arresti domiciliari. il Gip ha disposto invece il divieto temporaneo di esercitare attività di impresa.

Vi si legge che, “in esecuzione di un medesimo disegno criminoso Ferrero, quale amministratore di fatto della società Ellemme Group Srl dal 7 dicembre 2010 al 23 dicembre 2013” in concorso con il liquidatore della società “sottraevano/distruggevano in tutto o in parte con lo scopo di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto o di recare pregiudizio ai creditori, i libri o le altre scritture contabile, in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari. In particolare, il 13 febbraio 2014 veniva denunciato il furto di un’auto, un’Audi, all’interno della quale vi era custodita una borsa in pelle contenente, tra le altre, tutta la documentazione contabile”.

Con riferimento, poi, al fallimento di altre società, come la Blu Cinematografica Srl, la Blu line srl e la Maestrale Srl, a Ferrero e agli altri indagati viene contestato di aver distrutto in tutto o in parte i libri e altre scritture contabili delle società fallite con modalità identiche.

A proposito della figlia Vanessa “con ripetuti prelevamenti dai conti bancari nella disponibilità della Elleemme Group srl, sia in contante che a mezzo assegni, distraeva l’importo di 740 mila euro, il tutto allo scopo di procurare a sé o ad altri ingiusto profitto e recare pregiudizi ai creditori”.

Dopo l’arresto, sono state formalizzate le dimissioni con effetto immediato dalla presidenza della Sampdoria.

Nella comunicazione della Squadra genovese si legge: “proprio per tutelare al meglio gli interessi delle altre attività in cui opera, e in particolare isolare anche ogni pretestuosa speculazione di incidenza di un tanto rispetto all’U.C. Sampdoria e al mondo del calcio, intende formalizzare le dimissioni immediate dalle cariche sociali di cui sinora è stato titolare, mettendosi nel contempo a immediata e completa disposizione degli inquirenti …omissis… proprio per chiarire fin da subito la propria posizione ed evitare che, dalla del tutto inaspettata e presente situazione, possano derivare ulteriori pregiudizi a carico di realtà estranee, come l’U.C. Sampdoria, che ne sarebbero gratuitamente danneggiate.

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